
Giorgi Tepnadze e Bakar Gelashvili, alpinisti georgiani già premiati con il Piolet d’Or nel 2022, hanno appena aperto una nuova via sul Koh-e Langar, cima di 7100 metri nella Roshgol Valley, nell’Hindu Kush afgano. La spedizione è iniziata con il piede giusto: le due ronde di acclimatazione sono state effettuate entrambe su terreno inesplorato, e Tepnadze e Gelashvili si sono aggiudicati così la prima salita del Mudrichili Peak (6125 m) il 13 agosto, e l’apertura di una nuova via sul Languta-e-Barfi (6833 m) il 23 agosto. I due hanno aperto questa via, The Bride of Hindu Kush, in tre giorni, coprendo 2033 metri di dislivello e bivaccando due volte: una in parete durante la salita e una sulla cresta a 5900 metri, durante la discesa dalla cima.
Dopo queste due vette minori, Tepnadze e Gelashvili erano pronti per il loro obiettivo principale: il Koh-e Langar. I due hanno aperto la loro via di 2334 metri in quattro giorni di scalata in stile alpino, valutandola con una difficoltà di sesto grado nel sistema del Caucaso, che corrisponde a un ED alpino. L’altezza di questa cima è attestata 7134 metri, ma l’InReach degli alpinisti sulla vetta segnava 7125 metri.
I georgiani hanno dedicato questa spedizione al compagno Archil Badriashvili, ucciso da un fulmine l’anno scorso durante una scalata sul Monte Shkhelda (4.338 m), nel Caucaso georgiano. I tre amici avevano vinto insieme il Piolet d’Or nel 2022, per la loro ascesa del Saraghrar Northwest (7300 m), nella stessa zona della salita di quest’anno. Il Koh-e Langar si trova tra il Saraghrar e il Languta-e-Barfi: i georgiani avevano realizzato la prima salita di questa cima nel 2022, salendo dal versante pakistano, e quest’anno hanno fatto il bis con The Bride of Hindu Kush.