Alternavita, il portale per chi vuole trasferirsi (anche) in montagna
Elva, nel Cuneese, è il comune capofila del progetto. Ma si stanno aggiungendo altre località piemontesi, della Val Brembana e dell’Appennino Tosco-Emiliano
Ve lo ricordate il progetto “Vieni a vivere e a lavorare in montagna” Era il 2023 e ne avevamo scritto qui in merito a un’iniziativa localizzata in Friuli-Venezia Giulia, che aveva coinvolto diversi comuni dalla Val Resia al Pordenonese.
Prende le mosse da quel progetto, nelle caratteristiche essenziali e nelle modalità di candidatura, il portale AlternaVita, con la differenza di un ampliamento geografico a tutto il territorio nazionale.
È su questo portale, che fa da incubatore di idee per le diverse esigenze, che riprende vita l’ambizioso obiettivo di ripopolare i paesi di montagna e delle cosiddette aree interne lungo tutto lo Stivale, mettendo in contatto cittadini che vogliono cambiare vita, proprietari di case inutilizzate e amministrazioni comunali.
Il portale fa incontrare in qualche modo la domanda e l’offerta e da agosto è già attiva la candidatura di un comune dell’alto cuneese, Elva, e di altri comuni vicini – nella fattispecie Elva, Celle Macra, Macra, San Damiano Macra, Sampeyre e Stroppo – che stanno sperimentando l’iniziativa “Riabitare Elva e le Terre Alte” promossa dall’Agenzia di Sviluppo AFP (agenzia di formazione professionale) di Dronero e del Centro Studi Cultura e Territorio, denominata anche “Alavetz! Agachand l’Avenir de Elva. Su, avanti! Guardando l’avvenire di Elva”. Il tutto è finanziato dal PNRR M1C3I2.
Come funziona il portale AlternaVita? Ecco cosa si legge nel comunicato diramato di recente: “Chi desidera trasferirsi in uno dei Comuni aderenti può compilare gratuitamente il modulo online: è il primo passo concreto per trasformare il sogno in progetto di vita. Anche i proprietari di immobili inutilizzati possono segnalare senza costi la disponibilità alla vendita o all’affitto, rimettendo in circolo patrimoni oggi fermi. Le imprese dei territori limitrofi che vogliono garantire una casa ai propri dipendenti hanno a disposizione un canale dedicato per comunicarci le loro esigenze abitative e costruire con noi una soluzione su misura. Infine, aziende e Pubbliche Amministrazioni alla ricerca di personale possono inviare gratuitamente le proprie necessità: AlternaVita facilita l’incontro tra domanda e offerta, favorendo l’arrivo di nuovi residenti e nuove competenze”.
Vanni Treu, curatore del portale, riferisce che sono già arrivate le candidature di altri comuni, dalla Val Brembana (in Lombardia) e dall’Appennino Tosco Emiliano e che il progetto AlternaVIta è stato segnalato dal Ministero della Cultura nel sito governativo all’interno del cosiddetto Bando Borghi come unica (al momento) buona pratica a cui guardare come esempio.
I comuni candidati presenti sul portale, già da fine settembre si potranno visitare, e con essi gli immobili disponibili. Alcuni dei residenti, accompagneranno i candidati in una visita ai luoghi e li accoglieranno come potenziali nuovi componenti delle piccole comunità già esistenti: in valle Maira in particolare, nella gestione del progetto, ci saranno Michele Bertolotti, Marika Abbà, Carola Cismondi, giovani animatori culturali del territorio che li aspettano come ciceroni e facilitatori.