Le parole della montagna

"Amo di folle amore i monti fieri e sublimi!". Così comincia la poesia "Nella Sierra" di Théophile Gautier, e condividere questo pensiero con l’autore c’è una lunga tradizione letteraria che ha fatto della straordinaria bellezza delle montagne il nucleo centrale intorno al quale costruire storie e poesie, intrise di passioni forti ed estreme. Il volume intitolato "Le parole della montagna. Escursioni nelle vette letterarie" di Andrea Giardina raccoglie le pagine che scrittori, poeti, scienziati, alpinisti, uomini di tutti i tempi e di tutte le nazioni hanno scritto pensando, sognando e vivendo le montagne.

Nonostante il turismo di massa che le sta trasformando in rumorosi e luccicanti luna park per tutti, le montagne sono da sempre considerate i luoghi del silenzio e della pace per eccellenza. E se secondo Dino Buzzati "l’uomo tende inconsciamente a conquistare la quiete" rifugiandosi nel silenzio e nell’immobilità della montagna, questo è un silenzio ricco di pensieri e parole.

Il libro "Le parole della montagna" a cura di Andrea Giardina, dà voce a "questo silenzio" attraverso le parole di scrittori, poeti e uomini, lontani per periodi storici e stili letterari ma tutti uniti dallo stesso amore per i monti.

La montagna negli ultimi due secoli ha infatti ispirato scrittori, poeti, filosofi, scienziati. Lo spettacolo delle vette imbiancate, le bellezze incontaminate del paesaggio, i cambiamenti di luce e colori nell’alternarsi delle stagioni, le straordinarie imprese alpinistiche, le difficoltà e la purezza della vita dei monti hanno da sempre sedotto intellettuali e artisti che hanno dedicato meravigliose pagine al mondo incontaminato delle vette.

Giardina compie le sue "escursioni nelle vette letterarie" raccogliendo una serie di scritti dei più grandi autori, e non solo, italiani e internazionali.

Il materiale è organizzato per gruppi tematici: "Ecco apparire la montagna", "I monti dell’anima", "Uomini, lavori, paesi", "Camminare in salita", "Conquista delle vette", "Il dominio della natura", "Congedo". L’autore ci offre le emozioni che le montagne suscitarono ai grandi nomi della letteratura di tutti i tempi, alcuni esempi tra i tanti Leonardo da Vinci, Dino Buzzati, Paulo Coelho, Gabriele D’Annunzio, Alexandre Dumas, Hermann Hesse, e a coloro che la montagna la scalarono davvero come Reinhold Messner, Walter Bonatti, Edward Whymper, Quintino Sella.

In poco meno di 300 pagine "Le parole della montagna" compie uno straordinario percorso letterario che ci porta sulle prodigiose catene montuose di tutto il mondo, anche se le Alpi hanno nel libro uno spazio maggiore.

Arrivati alle ultime pagine, congedandoci dalla montagna, e dal libro, anche noi condividiamo la tristezza di Lucia nei Promessi Sposi nell’allontanarsi dai "monti sorgenti dall’acqua", e la consapevolezza descritta da Antonio Fogazzaro che lassù sulle montagne della nostra vita resta per sempre una parte di noi.

Anche noi, grazie a questo libro, siamo immersi negli spettacoli che la montagna da sempre offre, anche se abbiamo raggiunto le vette solo attraverso le parole.

Jenny Maggioni