
Brooke Raboutou si trova in Francia, nella falesia di Ceuse, per un progetto ambizioso: scalare Biographie, 9a+. In questi giorni ha deciso di prendersi una pausa e cambiare obiettivo, senza pur scendere troppo di grado, spostandosi su Pornographie (9a). “un altro viaggio in questo luogo incredibile è finito. Due settimane passate con gli amici, circondati da roccia fantastica a riflettere sulla vita sotto tramonti di fuoco. Ma questa volta avevo un piano diverso.
Non volevo rimanere bloccata su Biographie. Avevo voglia di esplorare altre vie e assaporare la varietà che questa falesia sa offrire. Sono stata contentissima di chiudere Pornographie piuttosto velocemente, e poter sognare di nuove grandi vie. Ma Biographie mi ha richiamata a sé. Insieme a lei è tornato quel familiare ciclo di speranza e cuore spezzato che sento ogni volta che metto tutta me stessa in un progetto” ha scritto la climber.
Per lei, Biographie è una battaglia più mentale che fisica, e su Instagram la Raboutou ha parlato del suo rapporto con la sconfitta. Cosa rara nel mondo dell’arrampicata, dove spesso sembra che ogni tentativo debba arrivare in catena. “Due volte sono arrivata al crux da terra, ma non sono riuscita a mettere tutto insieme. È dolceamaro. Sentire un reale progresso su una linea così bella e storica è una vittoria, ma non portare la corda in catena mi brucia ancora un po’. Ogni progetto mi lascia con qualcosa di nuovo. Questo non è ancora finito. Tornerò” ha concluso. Raboutou è una delle scalatrici più forti a livello mondiale, quest’anno è diventata la prima donna a chiudere un 9b+ con Excalibur. Ha anche un ottimo curriculum nell’arrampicata di competizione, con un argento olimpico a Parigi e una quinta posizione a Tokyo.