In bici a Crans Montana con la Dent Blanche in bella vista
La rinomata località del Vallese, in Svizzera, sorge su un altopiano a 1550 metri di quota di fronte alle vette della Corona Imperiale. L’ampio reportage pubblicato sul numero 135 di Meridiani Montagne accompagna lungo i suoi panoramici percorsi per le mountain bike

Ammirare la Dent Blanche in tutta la sua bellezza dai sentieri tracciati sul versante opposto della Valle del Rodano. Lontana, ma sempre in bella vista, seducente nel suo manto bianco che ne ricopre buona parte delle pareti. Succede a chi si avventura sui tracciati per le mountain bike di Crans Montana. Nel territorio della rinomata località turistica del Vallese si snoda uno dei più vasti e attrezzati bike park delle Alpi, apprezzato per la varietà dei percorsi che raggiungono i 2800 di quota. Salite impegnative, discese da affrontare con le mani sempre sulla leva dei freni, tranquille pedalate a fianco delle pianeggianti bisses, curve paraboliche e ostacoli rigorosamente naturali. A loro è dedicato il reportage pubblicato sul numero 135 di Meridiani Montagne attualmente in edicola.
Ecco qualche breve passaggio dell’articolo di Umberto Isman dal titolo Tra le vigne e il ghiacciaio
Tra le vigne e il ghiacciaio
… Ed è proprio l’attenzione ai ciclisti che, negli ultimi anni, ha fatto della Crans-Montana estiva una sorta di “bike park” completo, vario e autosufficiente, le cui regole s’imparano prestissimo: in pieno centro, per i bambini è stata creata una vera e propria area didattica, dove istruttori e polizia locale insegnano a pedalare ma, soprattutto, impartiscono lezioni di sicurezza su un percorso che simula le varie situazioni stradali. «Per noi l’educazione all’uso della bicicletta fin da piccoli è fondamentale» mi spiega Julien Paganelli, padre di origine italiana, giovane guida e istruttore di mountain bike, anzi, istruttore degli istruttori…
Tracciati per tutti i gusti
….Alla portata di tutti i biker con un minimo di esperienza, invece, è il flow trail che collega Crans con Montana, il villaggio a 1200 metri di quota che mantiene ancora l’aspetto rurale di un tempo. Flow significa fluido, continuo, morbido, ed è la nuova categoria di tracciati semiartificiali a uso esclusivo delle mountain bike. Nessuna struttura fissa, solo curve paraboliche realizzate con movimento e consolidamento della terra, qualche salto e fondo compatto e uniforme. Il risultato è un percorso sinuoso, che con la dovuta tecnica permette di far scorrere la bici con armonia. Proseguiamo quindi per il fondovalle lungo un nuovo tracciato, incontrando Enrico e la sua squadra che con pala meccanica, vanga, piccone e rastrello stanno perfezionando curve e dossi…
Alta quota
… Con Julien e il suo collega Greg, passando per Arnouva, raggiungiamo, pedalando lungo le piste di sci, i 2100 metri di Chetzeron, una vecchia stazione della funivia, dismessa e trasformata, con uno splendido intervento architettonico, in hotel-ristorante. Da qui lo sguardo si apre sull’ampia valle in direzione del lago artificiale di Tseuzier e sulle numerose cime dell’anfiteatro roccioso. Una pista blu ci riporta a valle fino a Vermala, da dove raggiungiamo il piccolo lago naturale di Miriouges, ideale per una sosta.
Tutti i percorsi sono perfettamente indicati da un’apposita segnaletica e tracciati sulle mappe in distribuzione gratuita presso l’ente del turismo locale. In Vallese non si scherza, è soprattutto una questione di responsabilità in caso di incidente….
Sentieri selvaggi
… L’ultimo giorno è dedicato all’esplorazione della parte più selvaggia del comprensorio di Crans-Montana. Con Julien saliamo ad Aminona e ai pascoli di Aprily, per addentrarci per un tratto nel Vallon de la Tièche. Di fronte a noi la Val d’Anniviers, la Dent Blanche, il Cervino, lo Zinalrothorn, il Weisshorn, il Bishorn e il resto della Corona Imperiale. Da qui si potrebbe proseguire per i sentieri n° 11 e 12 in direzione est, che fanno parte del Valais Alpine Bike, un tracciato che attraversa gran parte del Vallese…