I misteri delle vette lariane
Un paese sommerso davanti alle rive di Lenno. Campane fantasma e sinistri avvertimenti. Animali stregati, come il Gallo Basilisco, che paralizzano con uno sguardo. Questi ed altri gli affascinanti racconti che trovete raccolti nell’imperdibile collezione di storie, a metà fra leggenda e realtà, della sponda comasca del Lario. Un lago che si dice legato direttamente all’inferno dalla cascata di Torno.
Amanti dei misteri, dei gialli, dei fantasy, non perdete l’occasione di fare un viaggio tra le arcane atmosfere delle valli lariane. Dalle pagine di questo volume usciranno storie fantastiche, a tratti inquietanti ma irrestibilmente curiose, in grado di regalarvi delle emozioni indimenticabili.
Non si tratta infatti solo di leggende, ma anche di cronache di fatti insoliti ed inspiegabili che ancor oggi restano senza spiegazione e legano indissolubilmente la storia alla tradizione e al mito.
Si parla, per esempio, della misteriosa, piccola Atlantide che si dice sommersa nel Golfo di Venere, davanti al paese di Lenno. Ascoltando il sibilo delle raffiche, nei giorni ventosi, si può ancora sentire la campana della chiesa sommersa, che ammonisce gli uomini contro la forza della natura.
Si racconta poi, che la chiesa di Sant’Antonio di Gravedona sia stata eretta grazie al patto di un santo con Belzebù in persona. Sembra infatti che il santo avesse promesso al diavolo l’anima del primo avventore della chiesa in cambio della sua costruzione. Ma poi lo ingannò, e fece entrare per primo un cane. Il diavolo, furibondo, si attaccò a una delle colonne – ancor oggi mancante – e se la trascinò agli inferi.
Da non perdere la leggenda del Gallo Basilisco, che nasce da uova di gallo covate, nel letame, da rospi e rane. E’ un essere immondo, squamato, con la cresta e le ali di pipistrello. In grado di paralizzare uomini e animali con lo sguardo, prima di ucciderli con il suo veleno mortale. Solo i fiori di girasole potevano combatterlo e allontanarlo.
Non solo. Nel libro ci sono storie di contrabbandieri, folletti della Val Cavargna, giganti orrendi che abitano i boschi del Lario. E poi di fanciulle miracolate, massi di streghe, frane provvidenziali. Personaggi e storie che a qualcuno ricorderanno le famose e affascinanti canzoni di Davide Van De Sfroos, il noto cantautore comasco che ha fatto fortuna con i suoi motivi in dialetto laghée.
Queste affascinanti leggende sono raccolte nel "Grande libro dei misteri della Lombardia risolti e irrisolti" scritto da Federico Crimi e Giulio Mauro Facchetti. Un intero capitolo del volume, che ha un prezzo di copertina di 14,90 euro, è dedicato proprio all’Alto Lario e alle valli circostanti.