Film

La “morte sospesa” sulle Ande

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L’amicizia è uno dei sentimenti più umani e più belli. Si pensa di avere dei buoni amici, si cerca di essere dei buoni amici. Ma fino a che punto questo legame regge? Cosa succede quando in una situazione estrema bisogna scegliere tra se stessi e gli altri? Questo è "Touching the void", la storia vera di due alpinisti sospesi tra la vita e la morte sulle Ande peruviane. Due amici.

"Touching the void", in italiano "La morte sospesa". Il film-documentario di Kevin MacDonald, uscito nelle sale nel 2003, è la ricostruzione fedele di una storia vera, tratta dal romanzo omonimo il cui autore è proprio uno dei due protagonisti (Joe Simpson). Una vicenda agghiacciante, soprattutto perchè affatto irreale. Una situazione in cui moltissimi alpinisti si sono trovati e si trovano spesso, purtroppo, durante le varie spedizioni.

Era il 1985 e due alpinisti, Simon Yates e Joe Simpson si trovavano in cima al Siula Grande sulle Ande peruviane. Erano arrivati in vetta, superando la paura, portando al limite estremo le proprie forze, vincendo la montagna. Erano sulla via di discesa quando il dramma ha preso inizio.

Joe scivola e si rompe la gamba. A complicare le cose, una corda si spezza e l’alpinista cade in un crepaccio, da cui si salva per miracolo. Il freddo, neanche a dirlo, è bestiale. Per Simon portare Joe al campo base vuol dire rischiare la propria vita. Del resto non aiutarlo significa condannarlo a morte certa. E’ l’inizio di un dramma interiore, di entrambi però, perchè i due alpinisti sono amici davvero, l’uno vuole il bene dell’altro.

Che fare? Se si vuole bene a una persona, si può permettere che questa rischi la sua vita per salvare la nostra? E d’altra parte, si poù continuare a vivere sapendo di aver lasciato morire un amico?

Dilemmi che molto spesso accompagnano la vita estrema degli alpinisti, che probabilmente non hanno risposta e che ognuno di noi decide di volta in volta come risolvere. In ogni caso una scelta difficile.

Le voci narranti del film sono quelle dei protagonisti reali di questa avventura. Due attori, molto bravi, interpretano invece le loro parti nelle immagini.

Il documentario di MacDonald è un manifesto sulla forza di volontà, che fa prendere la decisione più difficile, ma anche le uniche possibili, perchè le uniche che si vuole disperatamente prendere. Questo amore straordinario, quale può essere l’amicizia, è la fonte da cui sgorgano forze insperate, risorse insperate che arrivano là dove i muscoli non più non possono.

 

Valentina d’Angella

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