Itinerari

Un lungo trekking fino al Cervino

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Sei giorni immersi tra le più alte vette delle Alpi. Tra pascoli, ghiacciai, alpeggi e profumo di larici. Ecco, per tutti gli amanti della montagna, un’idea per trascorrere una settimana di vacanza originale e – credete – davvero indimenticabile, senza bisogno di spendere una fortuna nè allontanarsi troppo da casa.

Un trekking di sei giorni, tra i gioielli della Valle d’Aosta, dal colle del Gran San Bernardo fino ai piedi del Cervino. Uno spettacolare giro per rifugi, restando sempre in quota, tra i 1.600 e i 3.000 metri, ma con la possibilità di fare un paio di capatine in paese per eventuali necessità.

Ecco la nostra proposta. Ideale per escursionisti di tutti i livelli: quello che conta è la voglia di stupirsi di fronte alle meraviglie della natura. E di rigenerarsi, lontano dalle auto, dalla tecnologia, dal baccano delle città.

Certo, un po’ di allenamento ci vuole. Si parla di 6-8 ore di cammino giornaliero, ma comunque a passo moderato. Avrete tutto il tempo, cioè, di ammirare le bellezze del Grand Combin e del Cervino. Di fermarvi per fare merenda, pranzo o colazione. Di chiacchierare con gli alpeggiatori e magari assaggiare i loro prodotti genuini. Alla fine della giornata, la stanchezza quasi non la sentirete.

L’itinerario che vi proponiamo parte dal colle del Gran San Bernardo (1.469 metri), sul confine con la Svizzera. Da qui si scende al borgo di Saint-Rhemy-en-Bosses, poi si sale al colle Champillon (2.700 metri) lungo l’Alta via numero 1 e si raggiunge il rifugio Letey (2.465 metri), dove vi attendono una cena e una dormita ristoratrice.

La mattina dopo, dal Letey si parte per By (2.150 metri). Attraverso la Fenetre Durand (2.800 metri) si entra in territorio svizzero scendendo alla terrazza panoramica del rifugio Cabane Chanrion, dove si pernotterà.

Il terzo giorno si ritorna in Italia, passando dal ghiacciaio d’Otemma (2.357 metri). Un sentiero che, se percorso in primavera, offre un variopinto e unico spettacolo di genziane, orchidee e stelle alpine. La meta oggi sarà il rifugio Crete Seche, raggiunto passando dall’omonimo colle (2.900 metri).
 
Siamo già al quarto giorno di trekking. Oggi, tappa rilassante: ci si dirige al lago di Place Moulin (1.970 metri), "tenuto" da un’enorme diga, sul quale si affaccia il rifugio Prarayer (2.005 metri).

L’indomani si inizia con una decisa salita, su una via attrezzata con catene e scalette di ferro. L’ambiente è più severo, ma non meno affascinante anche grazie al panorama che spazia su molti laghetti alpini. Lungo questo sentiero si arriva al colle di Valcournera (3.072 metri) e poi al rifugio Perucca-Vuillermoz.

L’ultimo giorno, la meta è Cervinia. Prima di raggiungerla e di ammirare l’imponenza della "Grande Becca", passerete dal lago di Cignana e del colle Finestra di Cignana (2.445 metri), da cui si ammira uno splendido panorama sulla Valtournenche.

E così avrete concluso uno splendido tour, su un itinerario che si snoda tra le vette più mozzafiato e i panorami più belli delle Alpi. E chi non si accontenta, sappia che questo è solo un segmento del tour "AlpTrekking", un circuito in quota di oltre cinquecento chilometri che collega i trekking intorno al Monte Bianco, al Gran San Bernardo, al Grand Combin, al Grands Barrages, al Cervino e al Monte Rosa. La gita, quindi, si può allungare a piacimento.

I meno esperti che non vogliono rinunciare a questo tour delle meraviglie potranno anche contare sull’assitenza delle guide alpine. Oppure decidere di partecipare alle numerose escursioni organizzate che ogni anno vengono proposte a livello locale, su diversi segmenti del tracciato.

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