Itinerari

Le acque blu del lago Aviolo

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Dalla verde vallata di Vezza d’Oglio all’incantevole conca del lago Aviolo, dove svetta il rifugio Sandro Occhi. Un viaggio tra boschi di conifere e cespugli di castagni, attraversando graziosi ruscelli con piccole cascate. Ma anche una passeggiata serena adatta a tutti per riscoprire le meraviglie nascoste tra le maestose vette del massiccio dell’Adamello, in alta Valle Camonica.

Vezza d’Oglio è raggiungibile in auto sulla la statale 42 del Tonale e della Mendola. E già qui iniziano le meraviglie. Nel centro storico del paesino montano di Vezza, sono visibili numerosi edifici antichi, sia laici (ad esempio Palazzo Federici), sia ecclesiastici (le numerose chiese) contenenti opere d’arte di notevole pregio, tra le quali ricordiamo lancona lignea del Fantoni nella Parrocchiale di S. Martino).

La passeggiata che vi proponiamo oggi parte dal Parco di Vezza d’Oglio, una delle sedi del Parco dell’Adamello. Si prende sulla destra via Stella, scendendo poi fino al ponte sull’Oglio. Oltrepassato il fiume, si sale sull’altro versante verso Val Paghera, dominata dalla maestosa pala del Pizzo Badile Camuno.

Proseguendo, su un sentiero costeggiato da prati e castagneti, si arriva fino al rifugio La Cascata, a 1453 metri di altitudine. Il rifugio è aperto tutti i giorni d’estate, mentre d’inverno solo nei weekend su prenotazione. La sua cucina offre piatti tipici della zona.

L’inizio del sentiero n. 21 è accanto alla bacheca e a una stanga gialla che impedisce l’accesso alla vecchia funivia. Il tempo previsto previsto per raggiungere il rifugio è di 1 ora e 20 minuti, il dislivello è di 430 metri.

Dall’inizio del sentiero si deve seguire il segnavia che indica il Rifugio Occhi. Sono anche indicate le distanze con altri sentieri: il bivio con il sentiero n. 1 dell’Adamello è a circa 1 ora e mezza, il Passo di Galinera a 2 ore e 45 minuti e la Malga Stain a 4 ore e 45 minuti.

Ci si inoltra nei pini, salendo i primi gradini del sentiero. Al primo bivio, che si incontra subito, si prende la strada a destra, come viene indicato dal cartello sull’albero. Al bivio succesivo si lascia il sentiero più ampio per prendere la ripida salita sulla sinistra, indicata dal segnavia con il cerchio rosso, n. 21.

La camminata procede alternando tratti in piano e brevi salite, seguendo la riva destra del torrente, impossibile a vedersi, ma che si riesce a sentire gorgogliare. Da questo punto la salita diventa abbastanza ripida. Lasciamo il bosco di conufere per proseguire in un paesaggio di cespugli di castagni e alberelli.

Dopo aver raggiunto una parete di roccia, si segue il sentiero che piega a destra e continua ripidamente. La salita è agevolata da alcuni gradini che si incontrano sul cammino. Il sentiero porcede con tratto rinforzato da tronchi, per poi salire con gradini fino al torrente. Continuiamo sulla sinistra, sfiorando il torrente, che dovremo attraversare quando scenderà dalla parete alla nostra sinistra.

A questo punto, ci si può fermare per una sosta, approfittando della freschissima acqua montana.

Si riparte salendo dei gradini in legno per un tratto piuttosto ripido, al di sotto dei fili della funivia, fino ad arrivare ad un piccolo valico. Mentre il sentiero si abbassa di qualche metro, si può ammirare il meravilgioso panorama della vallata.

La salita riprende ripida, ci si può aiutare con la catena passamano sulla sinistra, prevista in caso di neve o ghiaccio. Il sentiero si fa ampio. Dopo aver incrociato un altro rivolo d’acqua, inizia la salita in un ripido canalone: inizialmente ci si tiene sulla destra, poi si passa dalla parte sinistra. Quando il ruscello forma una piccola cascata, lo riattraversiamo.

A pochi passi si incontra la stazione a monte della vecchia funivia. Il percorso procede in piano, superando un torrente su un ponte di legno per raggiungere lo spiazzo dove si trova una cartina dell’Alta Val Camonica, a fianco di una galleria chiusa da una grata. Il segnavia indica il Rifugio Aviolo, sulla sinistra.

Si riprende a salire, prima dolcemente e, dopo un breve tratto in piano, in modo più ripido. In due punti il sentiero è rinforzato con traversine di legno. Nel punto dei primi rinforzi sono state aggiunte delle catene passamano, ma solo come ulteriore precauzione. Un segnavia indica sulla sinistra il Rifugio Aviolo.

La camminata si conclude quasi in piano sullo spiazzo che conduce al Rifugio Sandro Occhi. In premio, un magnifico panorama che dà sulle acque cristalline del lago, dall’incredibile colore verde-blu.

Per i più sportivi, dal rifugio partono altre possibili escursioni: per la Malga Aviolo (m. 1948) in ore 0.15; il Passo Gallinera (m. 2319) in ore 1.30; il Bivacco Festa (m. 2330) in ore 1.30; il Rifugio Malga Stain (m. 1832) in ore 3.30; il Rifugio Garibaldi (m. 2553) in ore 6.30; il Passo delle Plate (m. 2600) in ore 2.30; il Passo delle Gole Larghe (m. 2804) in ore 3; per i Laghi di Avio (m. 1900) in ore 5; per il Monte Avio (m. 2962) in ore 4; per la Cima Gole Larghe (m. 3300) in ore 4. Accanto al rifugio c’è anche una piccola palestra d’arrampicata, esterna, che può dar modo di divertirsi anche sulla roccia.

Questo fine settimana (23-24 giugno) "Alternativa Ambiente" organizza un’escursione di due giorni proprio su questo percorso: un fine settimana faunistico da trascorrere i famiglia, alla ricerca di avvistamenti faunistici pressi del rifugio Sandro Occhi.

Il ritrovo è previsto per le ore 15 presso la Casa del Parco di Vezza d’Oglio (via Nazionale 132). La sera si pernotta presso il rifugio Sandro Occhi, per poi ritornare la domenica, dopo un pranzo al sacco presso il rifugio La Cascata. Il costo del pernottamento in rifugio, con trattamento da mezza pensione, é di 30 euro, mantre il costo dell’attività giudata è di 6 euro a persona, 10 euro per famiglia. Le iscrizioni si chiuderanno oggi.

Candida Cereda

Foto S. Zani

 

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