Itinerari

Le foreste incantate della Vallée

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Tronchi enormi, rari. Legni pregiati. Foreste incantate e ultracentenarie. Uno spettacolo della natura che si offre negli angoli più impensabili di radure, boschi e perfino paesi. Ecco un’idea originale per un tour della Valle d’Aosta, che ha mille meraviglie da offrire ai turisti oltre ai ghiacciai e alle cime più alte delle Alpi.

In totale, sono quasi trecento. Alcuni sono cavalieri solitari, rimasti in piedi per testimoniare un evento storico, una particolarità scientifica, un ruolo indispensabile nel paesaggio che li circonda.

A Lillaz, frazione di Cogne, c’è il melo più alto d’Europa, che sorge a circa 1750 metri di quota. Ad Aosta, nella Collegiata di Sant’orso, c’è un tiglio di 500 anni. Stessa età del Castagno di Derby, nel comune di La Salle. Ci sono poi la sequoia di Viéring di Champdepraz, che ha una circonferenza di circa 7 metri per un’altezza di 40.

La Robinia di Curmayeur, che da 115 anni sovrasta una delle scalinate del paese. O ancora l’olmo ciliato in località Prà di Perloz, il Maggiociondolo di Château Verdun o la Pianta Grossa di Donnas: l’ippocastano più grande d’Italia. Spettacolare, specie alla fioritura tra aprile e maggio, il Glicine di Passage Foillez, che sembra sia stato piantato dall’illustre storico De Tillier più di 150 anni fa.

Ma ci sono anche dei veri e propri boschi, delle foreste giganti e spettacolari che qua e là impreziosicono i pendii della Valle d’Aosta. Per esempio c’è la maestosa foresta di Freiderecko, sul sentiero per Alpenzu Grande, nella zona di Gressoney. O il bosco di larici secolari della località Arollaz in Valgrisenche (nella foto). Ancora, il parco di tigli e faggi pluricentenari del castello Passerin d’Entrèves a Châtillon.

Insomma, un vero crocevia di meraviglie della natura, che non possono sfuggire agli appassionati o ai turisti di passaggio nella famosa Vallée. Ovviamente, sono tutti esemplari protetti e catalogati su specifiche mappe, che sono a disposizione presso i punti informativi di molte località della regione.

Sara Sottocornola

 

Per maggiori informazioni: www.regione.vda.it

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