Film

K2 sogno e destino, di Kurt Diemberger

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Il K2, teatro di una delle più grandi tragedie alpinistiche della storia. Un nodo infinito di sogni spezzati, di vite interrotte. Dietro tutto ciò, due grandi protagonisti: Kurt Diemberger e Julie Tullis (nella foto). Che dal K2, mai ritornò.

"La montagna non vuole la morte di chi è venuto per salirla. E’ l’alpinista che si rapporta con essa, che determina per buona parte la propria sorte quando cerca di realizzare il proprio sogno – un gioco pericoloso al limite fra rischio, esperienza e destino… un ottomila è tuo solo quando ne sei sceso, prima sei tu che gli appartieni". Così scrisse Diemberger, nel libro “K2. Il nodo infinito”, uno dei più grandi classici della letteratura di montagna.

E ancora del K2 ha scritto nel libro: "K2…K2…il nome scandisce ogni passo. K2…K2… che nome stupido per una montagna così grandiosa!"
 
Nel film queste parole prendono vita, diventano immagine. Si tratta dell’autentico documento della più grande tragedia del K2.

 
Era l’estate del 1986. Kurt Diemberger e Julie Tullis, il "film team più alto del mondo" ritornano al K2 per la terza volta, dopo due precedenti tentativi falliti. Tornano per realizzare il sogno di tutti gli alpinisti: scalare la "montagna delle montagne".

Fu un’estate drammatica. Tredici alpinisti di sette nazioni, compreso l’italiano Renato Casarotto, persero la vita sulle pendici del K2. Kurt e Julie, nel loro ultimo tentativo, raggiunsero la cima, realizzarono il loro sogno.
 
Ma Julie e altri quattro morirono. Erano oltre quota 8000 da giorni, bloccati da una bufera.

Una vicenda conosciuta da tutti gli appassionati di alpinismo, resa in questa pellicola ancora più emozionante dal fatto che a riprendere tutto è lo stesso Diemberger.
 
Diemberger è l’unico alpinista vivente ad avere all’attivo due prime ascensioni assolute di cime oltre gli ottomila metri. Vive tra l’Italia e l’Austria ma la maggior parte dell’anno la trascorre viaggiando e filmando in montagna, nella giungla, nel deserto.
 
Nel suo libro “Spiriti dell’aria” ha scritto: "Solo gli spiriti dell’aria sanno che cosa incontrerò dietro le montagne…ma io vado avanti".

“K2 sogno e destino” ha vinto la Genziana d’Oro al Filmfestival di Trento nel 1989.
 
Elisa Lonini

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