Alpinismo
Pink Ice, tre donne alla conquista della Patagonia
BERGAMO — Sono tre donne temerarie Nadia Tiraboschi, Antonella Giacomini ed Eloise Barbieri. Tanto da temerarie da tentare, nel prossimo ottobre, l’attraversata da nord a sud dello Hielo Patagonico Sur, il più grande ghiacciaio continentale del pianeta. Da sole, nel profondo sud della Patagonia.
Le tre alpiniste, appartenenti al team delle atlete Wild Roses, tenteranno di ripetere l’impresa riuscita finora solo ad un team maschile. Il ghiacciaio si estende prevalentemente in Cile e in parte in Argentina.
In Patagonia, le attende la traversata di intere catene montuose, ghiacciai sconosciuti, crepacci immensi. Una terra essenziale e selvaggia, la cui cartografia è ancora molto approssimativa. E che ha visto fallire numerose spedizioni simili soprattutto nella zona del Cerro Mayo, dove il ghiacciaio viene interrotto trasversalmente da una seraccata profondissima e pericolante, non percorribile con slitte e sci.
Ma non sarà una grande sfida solo dal punto di vista alpinistico. Le avversità climatiche saranno pericolose tanto quanto il ghiacciaio. La vicinanza dell’Oceano Pacifico provoca continue perturbazioni cariche di pioggia e improvvise bufere di neve che ostacolano la visibilità per giorni interi.
E lungo il percorso non ci saranno punti di appoggio. Le tre alpiniste italiane dovranno essere completamente autonome anche dal punto di vista alimentare. Il che significa trainare slitte che pesano circa 100 kg.
La spedizione, patrocinata dal Cai Belluno e organizzata dalle Guide Alpine Star Mountain, partirà il 10 ottobre dal Cile, precisamente dal fiordo Calèn. La tre alpiniste porteranno a spalle tutto il materiale fino a dove potranno caricarlo sulle slitte.
Antonella Giacomini, 42 anni, di Belluno, ha al suo attivo la ripetizione di numerose vie classiche, prime italiane e femminili e una consistente esperienza extraeuropea che l’ha portata in India, Stati Uniti, Canada, Alaska, Patagonia Argentina e Cilena, Africa e Perù. Nel 2000 ha portato a termine con successo una traversata est-ovest della Groenlandia con gli sci, in completa autonomia. Nel 2002 ha percorso per un tratto lo Hielo Patagonico Sur con una spedizione composta da Manrico Dell’Agnola, Giuliano De Marchi e Luigi Zampieri.
Eloise Barbieri, 36 anni, valdostana con indole esploratrice, nel 1999-2000 ha circumnavigato l’Himalaya da sola, a piedi e con mezzi di fortuna. Poi, in Sud America, ha scalato alcune tra le cime più importanti delle Ande. Ha al suo attivo anche l’Elbrus, l’Aconcagua, il McKinley, il Kilimanjaro, e tre ottomila: lo Shisha Pangma, il Cho Oyu, il Gasherbrum II.
Nadia Tiraboschi, 39 anni, di Bergamo, è Guida Alpina da 10 anni con specializzazione in canyoning. La sua attività alpinistica è iniziata con l’arrampicata sportiva e si è evoluta verso l’alpinismo completo, applicato prima in Italia e poi a livello internazionale. E’ già stata in Patagonia sul Fitz Roy, sull’Aiguille Poincenot, sul Cerro Torre.