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Tutti i numeri dell’Annapurna

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Centoquarantacinque è il numero di spedizioni che dal 1950 al 2005 hanno tentato di salire la vetta dell’Annapurna. Meno di un terzo ha raggiunto la cima.

Le 42 spedizioni che sono arrivate in cima, hanno avuto una percentuale di successo del 40 % in estate, del 26% in autunno e del 10% in inverno.
 
41 spedizioni hanno rinunciato per cattive condizioni della montagna (neve, valanghe), 19 per gravi incidenti e 16 per maltempo. Le restanti, hanno avuto problemi di salute, di equipaggiamento, troppe difficoltà tecniche o altri problemi vari.
 
In totale, tra le loro fila c’erano 956 alpinisti e 56 alpiniste. La vetta dell’Annapurna è stata toccata però toccata solo 113 volte (107 da uomini e 6 da donne), quasi tutti saliti senza ossigeno (104).

Tra gli alpinisti che hanno raggiunto la vetta, solo 9 sono italiani: Reinhold Messner e Hans Kammerlander nel 1985; Sergio Martini, Fausto de Stefani, Almo Giambisi nel 1986; Soro Dorotei nel 1988; Mario Merelli, Mario Panzeri e Daniele Bernasconi nel 2005. Tutti senza ossigeno.
 
A questi nomi si sono aggiunti, pochi giorni fa, quelli di Silvio Mondinelli, Marco Confortola e Marco Camandona nel 2006.
 
Anche Giancarlo Gazzola ha raggiunto la cima nel 1990, ma non gli è stata riconosciuta perchè non aveva il  permesso di salita.
 
I pendii dell’Annapurna hanno visto in totale 42 morti (39 uomini e 3 donne). Di questi, 25 sono scomparsi sulla via di salita, 3 durante il tentativo di vetta e 1 per il mal di montagna. Gli altri sono deceduti durante altri spostamenti tra il campo base e la montagna. Sette morti sono avvenute durante la discesa dalla vetta.
 
La spedizione svizzera del 1996, guidata da Andre Georges è stata la più veloce a raggiungere la vetta, toccata entro tre giorni dall’arrivo al campo base. Quella giapponese di Hiroshi Yoshino, dell’autunno 1981, è stata la più lenta: è arrivata in cima dopo ben 62 giorni.
 
Da segnalare la spedizione internazionale del 1978 guidata dall’americana Arlene Blum, composta da sole donne. Due alpiniste hanno raggiunto la cima dal versante Nord (Irene Miller, 43 anni, e Vera Komarkova, 35), usando l’ossigeno, e due sono morte per la caduta in unc crepaccio.
 
 

 

Sara Sottocornola

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