Itinerari

Là dove cominciano le Alpi

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La Bocchetta di Altare costituisce il collegamento tra il sistema alpino e quello appenninico. Un’escursione incantata tra i boschi liguri, particolarmente suggestiva durante l’autunno. Ideale sia a piedi che in bici.

 

Lunghezza: 10 Km
Difficoltà: Escursionistico
Dislivello in salita: 600 m
Sterrato: sì
Tempo di percorrenza: 5 ore
Periodo consigliato: autunno
 
A lungo noto come Colle di Cadibona, al valico è stata recentemente  attribuita la corretta denominazione storica di Bocchetta di Altare dal nome del paese sul cui territorio si trova il limite.
 
L’itinerario proposto, un facile anello sul lato meridionale del passo, consente la visita di tre opere fortificate e l’attraversamento di rigogliose faggete. Percorribile anche con la mountainbike, è particolarmente consigliabile all’inizio dell’autunno per i bellissimi colori del bosco. Per la prima parte del percorso si seguirà l’itinerario dell’Alta via dei Monti Liguri, il lungo percorso di crinale (oltre 400 km) che unisce Ventimiglia con Sarzana, contrassegnato dal segnavia biancorosso con l’acronimo AV.
 
Da Altare si raggiunge la Bocchetta di Altare (459 metri sul livello del mare), dominata dall’imponente Forte Teggia che domina direttamente la strada statale. Sul lato padano del valico si prende un sentiero che taglia nel bosco in direzione del crinale. Superata la strada asfaltata, si imbocca una stradicciola in leggera salita che porta con un lungo giro al Monte Burotto, ove sorge l’omonimo forte costruito negli ultimi anni del XIX secolo.
 
Si prosegue pressoché in piano lungo lo spartiacque in direzione sud, osservando sulla sinistra Vado Ligure e il mare, e a destra la val Bormida. In breve si raggiunge il Monte Baraccone (821 m), sul quale si trovano le fortificazioni della batteria del Baraccone, anch’esse risalenti alla fine del XIX secolo.
 
Proseguendo verso sud, si scende ripidamente lungo il crinale boscoso, appoggiandosi a tratti sul versante padano, fino a un evidente colle, detto del Baraccone per la presenza di un’antica caserma, dove si incontra una carrareccia proveniente da Roviasca.
 
Dal colle del Baraccone passava l’antico confine tra il Genovesato e il Regno di Sardegna. Proseguendo ancora si raggiunge in breve il colle del Termine, caratterizzato da belle radure ombreggiate, dove arriva una carrareccia proveniente da Altare. Per il ritorno sono possibili due alternative.
 
Nelle calde giornate d’estate è consigliabile ritornare ad Altare per la carrareccia che, correndo sul versante padano, è più ombrosa e fresca. La stradicciola, tutta in leggera discesa, raggiunge la frazione San Lorenzo e di lì, per strada asfaltata, il punto di partenza.
 
D’inverno è invece consigliabile ritornare al colle del Baraccone e prendere verso est la carrareccia in direzione di Roviasca. Poco prima della frazione Nocette, a circa 500 m di quota, a un evidente bivio, si prende la stradina che si dirige a nord, tagliando il Bosco Grande, per congiungersi al percorso di andata poco prima del forte Teggia.
 
Fin dai tempi romani, e probabilmente anche in precedenza, il valico ha rivestito una importanza strategica per le comunicazioni dalla Liguria (Vada Sabatia al tempo dei Romani, e poi Savona), al basso Piemonte (Ceva, le Langhe e il Monregalese), attraverso le valli del Letimbro e della Bormida di Mallare. Fin dall’antichità i passaggi sono stati variamente fortificati. Ancora oggi i forti ottocenteschi sono ben conservati e costituiscono una particolare attrattiva.
 
Ad Altare si arriva facilmente, da entrambi i versanti (quello ligure e quello padano) grazie
a numerose vie di comunicazione: la statale da Savona a Ceva, la linea ferroviaria Savona-San Giuseppe di Cairo-Acqui e l’autostrada Savona-Torino.
 
 
 
A cura dell’ Agenzia regionale per la promozione turistica "in Liguria"
 
www.turismoinliguria.it
Puoi scaricare la guida completa degli itinerari liguri (in formato pdf) cliccando qui

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