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Il fascino astronomico del Pic du Midi

Al di sopra dello strato d’atmosfera oltre il quale l’inquinamento si dirada, dove la luce è pura, si creano le condizioni ideali per l’osservazione astronomica della luna, dei pianeti e del sole.

 

Quota  2.887 m slm
Latitudine N 43° 04’
Longitudine E 0° 09’

Location cima del monte Pic du Midi, Pirenei, Francia
Ricerche astrofisica, astronomia, oceani e atmosfera, scienze della terra, medicina
 
L’osservatorio Pic du Midi è situato vicino a Tolosa, sulla cima del Pic du Midi, Pirenei, alla quota di 2.887 metri. È storicamente famoso per gli studi planetari, lunari e solari.
L’osservatorio si trova al di sopra dello strato limite atmosferico: la parte dell’atmosfera oltre la quale l’inquinamento si dirada. Questa condizione è l’ideale per gli astronomi. La luce è pura, per questo scienziati da tutto il mondo fanno largo uso delle foto della luna, dei pianeti e del sole.
 
La ricerca al Pic du Midi
 
Siderostat
 
L’osservazione del sole è fondamentale per gli scienziati perché è l’unica stella a noi abbastanza vicina da permettere uno studio dettagliato. Il Siderostat segue il sole lungo il suo percorso diurno. Utilizzando una serie di componenti ottici, specchi, lenti e filtri, cattura e concentra i raggi del sole. Così, in una giornata serena, la cupola si apre per permettere i passaggio della luce solare mentre un’immagine viene proiettata su uno schermo.
 
Cupola Baillaud
 
Sotto la cupola Baillaud, installata al Pic du Midi nel 1908, è possibile osservare e capire il sole! Il coronografo, inventato da Bernard Lyot nel 1930, ci permette di osservare la parte esterna del sole, dove si verificano le esplosioni della materia, le protuberanze alte diverse centinaia di chilometri e l’attività solare. Bernard Lyot ha installato nel telescopio un disco di metallo per ricreare un’eclisse solare. Un diaframma integra il dispositivo correggendo i problemi di diffrazione della luce nelle lenti. Il coronografo ha permesso una migliore comprensione delle caratteristiche della corona solare all’esterno delle eclissi e ha consentito di misurare una temperatura di due milioni di gradi.
 

La Terra e il Pic

L’alta quota del Pic du Midi, la sua posizione isolata, la qualità dell’atmosfera e la relativa distanza dalle zone urbanizzate lo rende il luogo ideale per lo studio di differenti parametri:

Un coronografo è un accessorio telescopico progettato per impedire la diffusione della luce diretta di una stella in modo che gli oggetti vicini possano essere definiti senza bruciare l’ottica del telescopio. Il nome deriva dal fatto che i primi coronografi sono stati usati per rappresentare la corona del sole.
I coronografi sono utili per lo studio delle corone, delle comete vicine al sistema solare e persino dei pianeti al di fuori di esso.
 
 La storia del laboratorio Pic du Midi
Il Pic du Midi ha una storia meteorologica precedente al suo coinvolgimento nel campo dell’astronomia. Sappiamo che nel 1774 gli scienziati francesi G. Monge e J. Darcet scalarono il Pic per svolgere studi sulla pressione atmosferica e che nel 1873 Charles Champion De Nansouty vi installò una provvisoria stazione meteorologica nella quale misurò la pressione, la temperatura, l’umidità e diversi altri valori usati in meteorologia. La stazione meteorologica fa ora parte della rete Météo France.
 
La prima ricerca di astronomia ebbe inizio solo nel 1884. Gradualmente l’osservatorio diventò un centro non solo per l’astronomia ma anche per scienze come la botanica e la cosmologia.
 
Dal XVIII secolo la vetta del Pic appare come il luogo ideale per le osservazioni, grazie alla particolare limpidezza dell’atmosfera. Nel 1873 il Generale Champion Champion De Nansouty organizza una prima campagna meteorologica al Pic e lo stand meteo “Plantare” fu installato al passo Sencours. Nel 1878 fu posta la prima pietra dell’osservatorio, grazie sia al Gen. Nansouty all’Ing. Vaussenat.
 
Grazie alle immagini ottenute dal Pic negli anni Trenta e Quaranta è stato possibile desumere che la superficie della luna era ricoperta da uno strato di polvere.
 
Nel 1980 il TBL (Telescopio Bernard Lyot, di due metri) iniziò la sua attività. Si trattava del più grande telescopio della Francia metropolitana.

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