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I laboratori sul Monte Rosa

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Iniziamo la rassegna dedicata ai laboratori d’alta quota con l’Istituto Angelo Mosso al Col d’Olen, Alagna Valsesia, e il leggendario laboratorio Capanna Margherita, sull Punta Gnifetti del Monte Rosa.

 

 

 

Quota:  2.901 metri e 4.559 metri
Latitudine: N 45° 56’
Longitudine: E 7° 42’
Location: I laboratori sono situati sulla catena del Monte Rosa, Italia
Ricerche: ricerca biomedica, museo storico, meteorologia

 
Il Laboratorio Capanna Margherita si trova sulla cima della Punta Gnifetti, a quota 4.559 metri. L’Istituto Angelo Mosso si trova nella valle tra il Corno del Camoscio e lo Stohlemberg, a 2901 metri, vicino al Col d’Olen, nel gruppo del Monte Rosa.

Un progetto interregionale (Interreg III Italia-Svizzera “Una rete di musei storico-scientifici nel gruppo del Monte Rosa), supportato dalla Regione Piemonte, dalla Regione autonoma Valle d’Aosta e dai Musei Cantonali del Valais, ha permesso la campagna di ricostruzione durata 3 anni, sotto la direzione tecnica dell’Università di Torino.

Il nuovo edificio dell’Istituto Scientifico Angelo Mosso è stato presentato nella sua nuova e originale struttura esterna nel settembre 2005. Il completamento delle strutture interne è l’obiettivo finale previsto per il 2006.

 

La catena montuosa del Monte Rosa
La catena del Monte Rosa confina con il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Svizzera. Si estende per una dozzina di chilometri e comprende vette superiori ai 4.000 metri.
La vetta Dufour è la più alta del gruppo con i suoi 4.634 metri, e la seconda d’Italia dopo il Monte Bianco.

 

La nascita della Capanna Margherita
Nel 1893 il Club Alpino Italiano (CAI) costruì una capanna sulla Punta Gnifetti (Monte Rosa, 4.554 m slm), che venne dedicata alla Regina Margherita, l’allora sovrana d’Italia.
Nel 1895 la Regina Margherita di Savoia, appassionata di scienze e alpinismo, propose ad Angelo Mosso (professore di Fisiologia all’Università di Torino) la creazione di un osservatorio montano per la fisica, la geofisica e la meteorologia vicino alla capanna del CAI. La costruzione dell’edificio, di difficile realizzazione a causa dell’alta quota, venne ultimata in pochi anni.

 

Ricerca alla Capanna Margherita
Nel 1903 il Laboratorio Regina Margherita fu dichiarato dall’Accademia delle Scienze di Washington “Istituto Internazionale”, di grande importanza per la comunità scientifica e meritevole di supporto economico da parte dell’Associazione Internazionale delle Accademie.

Negli anni successivi vennero realizzate con successo ricerche all’avanguardia nei campi della biologia, della botanica, della medicina, e della fisiologia. Le nuove rilevazioni sperimentali realizzate alla Capanna Regina Margherita rilevarono l’influenza dell’ambiente di alta montagna sugli organismi viventi.

 

La nascita dell’Istituto Angelo Mosso
Nel 1901, al Congresso Internazionale di Fisiologia a Torino, Angelo Mosso propose un nuovo grande progetto: la costruzione di un edificio da adibire a stazione di ricerca per studi alpini in alta quota.

Nel 1907 il laboratorio Istituto Angelo Mosso fu inaugurato grazie all’approvazione e al supporto economico della Regina Margherita di Savoia e dei delegati dei Governi di Francia, Germania e Svizzera. La stazione di ricerca fu dedicata ad Angelo Mosso che la appoggiò con grande entusiasmo.

Di grande importanza furono gli studi di fisiologia di alta quota realizzati al Col d’Olen dall’Università di Torino: negli anni Cinquanta le ricerche condotte rappresentarono un importante contributo per l’organizzazione scientifica della spedizione italiana al K2.

Sin dalla fondazione l’Istituto si occupò studi di meteorologia glaciologia.
Nel 1927 Umberto Monterin fu nominato direttore dell’Osservatorio Monte Rosa.
La stazione meteorologica venne equipaggiata con tutti gli strumenti disponibili all’epoca e divenne il principale nucleo degli osservatori meteorologici della catena del Monte Rosa.

Dal 1927 al 1940 grazie all’attività di Monterin vennero effettuate osservazioni meteorologiche e glaciologiche e raccolte di dati, tuttora di grande importanza.
Nel 1940 l’attività fu interrotta per la morte di Monterin e a causa della guerra, per poi riprendere parzialmente negli anni dal 1950 al 1966 grazie al figlio di Umberto, Willy Monterin.

Dopo questo periodo, l’interesse verso l’osservatorio sul Monte Rosa diminuì e l’attività di ricerca fu sospesa. L’enorme raccolta di dati fu archiviata e solo di recente è stata analizzata e presentata alla comunità scientifica.

Il 10 giugno 2000 un incendio distrusse quasi completamente l’Istituto Angelo Mosso. Il primo piano, sede della biblioteca, crollò e il piano terra fu gravemente danneggiato. Dopo l’incidente vennero eseguiti dei lavori per rendere sicuro l’edificio e proteggere l’Istituto. Nel 2004 ebbe inizio la ricostruzione del laboratorio che sarà completata nel 2006 grazie al progetto Interreg.

 

Ricerca all’istituto Angelo Mosso
Nel rinnovato Istituto Angelo Mosso vi sono adeguati spazi per nuovi laboratori e moderne attrezzature per la ricerca biomedica. Verranno inoltre ospitate strutture storico-museali che illustreranno l’evoluzione degli studi di Fisiologia Umana. Saranno poi allestiti spazi per mostre temporanee su temi riguardanti la ricerca scientifica nel territorio alpino.

Nella parte superiore dell’edificio saranno collocate strutture per lo studio della neve e del suolo alpino (LNSA). Un importante miglioramento sostenuto dall’Esercito Italiano, Comando Truppe Alpine, consiste nell’installazione di nuove strutture per indagini meteorologiche attraverso il servizio Meteomont nel precedente Osservatorio Meteorologico, situato dietro l’Istituto Scientifico Angelo Mosso.
 

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