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Cina: esplode raffineria, allarme anche in Russia

23 novembre 2005 – Un’esplosione nella fabbrica petrolchimica di Jilin, nella provincia montuosa dello Heilonjiang, ha provocato uno sversamento di benzene nel fiume Songhua, nel nord della Cina. La deflagrazione è avvenuta 10 giorni fa, ma solo ora si vedono le conseguenze.

 

songhuaIl benzene è un solvente tossico e la "macchia" nera e velenosa ha raggiunto 80 chilometri di lunghezza (nella foto).

 

L’esplosione è avvenuta in una fabbrica della "China national petroleum corporation". E ha provocato la morte di 5 persone. La chiazza dovrebbe toccare domani la città di Harbin.

 

Intanto, le autorità cinesi hanno annunciato la sospensione dell’erogazione d’acqua e la gente ha fatto incetta di acqua minerale.

Intanto, c’è grande preoccupazione in Russia per la contaminazione del fiume Songhua, affluente del siberiano Amur. Stando al ministero per le Situazioni di emergenza, le acque contaminate potrebbero arrivare nei prossimi giorni alla città di Khabarovsk, mettendo a rischio un milione e mezzo di persone.

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