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Perù, strani rituali sulle montagne

22 novembre 2005 – Un team di archeologi americani ha trovato sulle montagne del Perù le tracce di un rituale sconosciuto quanto bizzarro risalente alla civiltà Wari.

 

Secondo il rito, che risale al settimo secolo d.C., i notabili del tempo dopo essersi scolati ingenti quantità di birra forte e speziata, davano fuoco ai locali e alle attrezzature utilizzate per la fermentazione, e frantumando le tazze utilizzate per bere tra le fiamme.

 

La singolare scoperta è stata fatta dagli archeologi dell’Università della Florida, sulle montagne del Cerro Baùl, dove, attorno al 600 d.C., vivevano appunto i Wari.

 

Ebbene, quello descritto dagli archeologi non era affatto un atto vandalico fine a se stesso. Bensì un cerimoniale derivato dagli usi di un  popolo predecessore degli Inca, che era solito distruggere i luoghi sacri prima di lasciare i propri villaggi.

 

Il rituale prevedeva che i partecipanti, a seconda della posizione sociale, bevessero da boccali di diversa grandezza: da circa mezzo litro a quasi due litri. Alla fine della cerimonia, appiccato il fuoco, i boccali venivano gettati tra le fiamme. E sulle ceneri del rogo venivano deposte collane e braccialetti.

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