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In una “carota” di ghiaccio i segreti e la storia del clima

17 novembre 2005Una lente di ingrandimento della storia del clima. Sarà proprio questo la carota di ghiaccio prelevata nel campo remoto di Talos Dome, 275 chilometri dalla base antartica italiana "Mario Zucchelli" a Baia Terra Nova.

Nell’esperimento "Epica", conclusosi l’anno scorso nella località di Dome, sulla calotta antartica, è stata estratta una carota di ghiaccio lunga più di 3mila metri. In quel ghiaccio sono archiviati 900mila anni di storia del clima. La nuova carota di Talos Dome considererà un periodo più breve, ma permetterà di conoscerlo con un grande dettaglio, ha osservato il responsabile del settore Glaciologia del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, Massimo Frezzotti, che segue l’esperimento dall’Italia.

La differenza tra gli strati sottilissimi della carota di Epica e quelli piu’ spessi della carota che verrà prelevata da Talos Dome, dipendono dallo spessore dello strato di accumulazione della neve nelle due località. A Dome, dove le precipitazioni sono paragonabili a quelle di un deserto, lo spessore è di circa 5 centimetri, mentre a Talos Dome raggiunge i 20 centimetri."L’obiettivo dell’esperimento di Talos Dome – ha osservato Frezzotti – è fare una perforazione delle aree costiere antartiche per osservare le variazioni regionali dei cambiamenti climatici".

Quella di Talos Dome è una delle tre perforazioni condotte non lontano dalla costa, insieme a quella vicina al mare di Weddell e a quella prevista per il prossimo anno dagli Stati Uniti nell’Antartide occidentale. Queste nuove perforazioni daranno un quadro più completo del clima nel continente di ghiaccio. Grazie al patrimonio di competenze di ricercatori e tecnici l’Italia si è aggiudicata il ruolo di leader dell’esperimento di Talos Dome che, come Epica, è frutto di una collaborazione europea tra Francia, Svizzera, Germania e Gran Bretagna.

Si tratta di imprese "difficili da condurre a livello nazionale – ha aggiunto – ed ogni nazione si sta specializzando in un ambito". E’ tutto italiano anche lo strumento utilizzato per la perforazione, progettato e realizzato nel Centro di ricerche dell’ENEA al Brasimone (BO).

Saranno studiati in Italia anche gran parte dei campioni della carota di ghiaccio di Talos Dome, nei laboratori di glaciologia delle università di Milano Bicocca, Firenze, Trieste e Venezia.

– Nell’immagine, parte della carota del progetto "Epica" 

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