
Il Rifugio Bertone si trova appena sotto un crinale che funge da spartiacque, tra Val Sapin e la Val Ferret. Da questo punto, la vista è grandiosa sul cupolone della cima del Monte Bianco e sulla colata glaciale della Brenva, caotico ammasso di roccia e seracchi che sembra essere cosa viva, in continuo movimento, anche a causa del suo stato di regresso che nulla toglie alla spettacolare visione della cima più alta d’Europa. L’accesso più veloce e più spettacolare è quello da Planpincieux, località limitrofa a Courmayeur, in Val Ferret. L’altro accesso, dalla Val Sapin, è un poco più lungo e, in genere, è ideale per le ciaspole, in periodo invernale. Notevole la presenza di larici che, in autunno, colorano l’estetica visiva di quella che sembra essere una pinacoteca a cielo aperto con il granito e il ghiaccio della catena del Monte Bianco e gli alberi pennellati dalle tonalità di stagione. Il rifugio è generalmente aperto solo in periodo estivo: è gestito dalla guida alpina Renzino Cosson, e famiglia, e dedicato al suo amico fraterno Giorgio Bertone, anche lui guida alpina e compagno di cordata.
L’itinerario
Partenza e arrivo: Courmayeur, loc. Planpincieux (1580 m)
Dislivello: + 430 m
Tempo: 3 ore (a/r)
Difficoltà: E
Da Planpincieux si segue la pista pedonale, in fianco alla strada asfaltata, fino a deviare su un ponte, sulla destra, poco prima della piccola cappella (cartelli gialli). Per lieve pendio si imbocca l’ampia mulattiera che prosegue nel bosco di larici, verso destra, fino a giungere alle baite di Leuchè Inferiore, uno dei tanti punti panoramici sovrastati dalla catena del Monte Bianco, soprattutto sulla cima e sul Ghiacciaio della Brenva. Si punta ora verso monte (cartelli e segni), salendo a zig zag su dolci pendii fino alle rovine delle baite di Leuchè superiore. Si prosegue in direzione di Courmayeur, verso valle, in un bel bosco di larici, alcuni secolari e veramente imponenti. Si supera un traverso pianeggiante che taglia un ripido pendio. E’ questo l’unico punto che richiede attenzione, in caso di terreno bagnato o di presenza di un po’ di neve o ghiaccio che, in periodo autunnale, potrebbe rendere scivoloso qualche tratto. Alla fine di questo tratto si raggiunge l’ampio poggio panoramico. Ancora pochi passi in discesa e si raggiungono le baite del Rifugio Bertone (1991 m).
Mont de La Saxe e Testa della Tronche
In periodo estivo, o anche in autunno, se le condizioni lo consentono, dal poggio panoramico sopra le baite del rifugio Bertone, è possibile proseguire verso il Mont de La Saxe. Si sale sulla evidente e ripida dorsale discendente dal Mont De La Saxe (cartelli gialli), lungo un tratto erto e faticoso che consente poi di accedere alla grande e larghissima cresta, praticamente un altipiano, che conduce sino alla Testa della Tronche (2584 m). Si cammina lasciandosi alle spalle la cima del Monte Bianco e dirigendosi verso il Vallone di Arminaz (possibile via di discesa). Con vista sulle Grande Jorasses.
Altri itinerari in Valle d’Aosta che potrebbero interessarti
All’Alpe di Roos, nella Valle del Lys, splendido balcone sul Monte Rosa
Grandi panorami dall’Entrelor, nel Parco Nazionale Gran Paradiso
L’anello dei 4 laghi a Champorcher, in Valle d’Aosta
Lunga, ma facile, escursione autunnale verso i tre Laghi di Lussert
Escursione al rifugio Vittorio Emanuele II, ai piedi del Gran Paradiso
Le cascate del Rutor e il rifugio Deffeyes: spettacolo multidimensionale ad alta quota