Due escursioni tra i villaggi incantati della Val Bavona, nel Canton Ticino
Nella vallata svizzera che ha rinunciato all’elettricità, si incontrano innumerevoli villaggi di grande suggestione. Meta di piacevoli camminate autunnali
Estrema e bellissima, così viene descritta la Val Bavona in un sito dell’ente turistico locale e per una volta non posso che essere d’accordo. Siamo nella Svizzera Ticinese, a meno di un’ora da Locarno, nel cuore delle Alpi Lepontine, lungo il confine italo-elvetico. La valle è un profondo solco nella catena alpina, con un profilo a U che ne indica l’origine glaciale, laterale della più nota Vallemaggia. I versanti scoscesi e rocciosi e le antiche frane gigantesche hanno reso selvaggia e quasi inaccessibile la stretta valle, eppure l’uomo l’ha lentamente colonizzata costruendo piccoli insediamenti utilizzando le pietre del posto. Caratteristica comune a quasi tutti gli insediamenti in valle è l’assenza di energia elettrica pur trovandoci in una valle che vanta la presenza di diversi impianti idroelettrici. Questa scelta accanto all’impossibilità di intraprendere nuove costruzioni non armonizzate con l’architettura rurale, ha consentito alla Val Bavona di conservare quel suo sapore di antico che ne caratterizza la bellezza.
Itinerario: verso l’antico borgo di San Carlo
Partenza: Bignasco (443 m)
Arrivo: San Carlo (936 m)
Dislivello: 493 m
Tempo: 5 ore solo salita
Difficoltà. E
Il primo itinerario è quello che risale l’intera vallata sino al paesino di San Carlo Bavona partendo dalla Valle Maggia con cui si interseca. Lasciata l’auto o scesi alla fermata dell’Autopostale di Bignasco si seguono le indicazioni per San Carlo lungo l’antico tracciato che risaliva la valle prima che fosse costruita la strada. Il sentiero entra in un fitto castagneto seguito da boschi di latifoglie i cui colori autunnali danno una calda colorazione allo splendido ambiente. Una delle prime tappe è la spettacolare Cascata di Mondada che si raggiunge con una breve deviazione verso il torrente Bavona all’altezza del borghetto omonimo a partire dalla relativa fermata dell’autopostale. Si prosegue quindi per il caratteristico abitato di Foroglio, noto per l’imponente cascata che lo sovrasta, alta circa 110 metri. Il sentiero prosegue verso Roseto e Sonlerto passando per villaggi in pietra perfettamente integrati nel paesaggio. Da qui ben presto si raggiunge San Carlo, un borgo edificato intorno al 1700 di cui si può notare la diversa tipologia architettonica poiché all’epoca l’inverno non si trascorreva nel villaggio e quindi non era necessario costruire le case una accanto all’altra. Il ritorno è sullo stesso sentiero o prendendo l’autopostale che riporta a Bignasco.
Itinerario: in Val Calnegia
Partenza: Foroglio (688 m)
Arrivo: Calnegia o Calneggia (1108 m)
Dislivello: + 440 m
Tempo: 3 ore a/r
Difficoltà: E
Il secondo itinerario attraversa la più selvaggia Val Calnegia e parte dal borgo montano di Foroglio. Una lunga scalinata in pietra porta a costeggiare la famosa cascata fino a raggiungere il villaggio di Puntid con il suo caratteristico ponte in pietra attraversato il quale si prosegue lungo il torrente tra boschi e insediamenti come quelli caratteristici della località Spluia Bela dove costruzioni sotto roccia erano usate come ricovero del bestiame, attrezzi e all’occorrenza persone. Il sentiero prosegue in falsopiano verso l’ultimo insediamento di Calneggia dove con un po’ di fortuna si possono scorgere i camosci al pascolo. Rientro sullo stesso sentiero.
Altri itinerari in Svizzera che potrebbero interessarti
Sui sentieri della Val Bregaglia al cospetto del Badile e del Gruppo della Sciora
Monte Generoso, dove trascorrere una giornata al fresco a breve distanza da Milano Facile escursione in Val Lavizzara, gioiello segreto del Canton Ticino, in Svizzera
Il Sentiero Walser Gottardo
Lungo i sentieri della Bassa Engadina, tra canyon, laghi e castelli