Due prime salite in Pakistan per Adam Bielecki e Louis Rousseau
I due alpinisti si stanno acclimatando nella Hunza Valley prima di dirigersi verso il loro obiettivo principale. Che non hanno ancora voluto annunciare
Adam Bielecki e Louis Rousseau si trovano nella remota Hunza Valley, nella regione pakistana del Gilgit Baltistan. Durante l’acclimatamento in previsione del loro ancora sconosciuto obiettivo, i due hanno piazzato un campo avanzato a 5000 metri, e hanno realizzato due prime salite su altrettanti picchi inviolati.
Domenica scorsa, gli alpinisti hanno scalato un couloir di ghiaccio a 60°, fino ad arrivare in cresta. Da qui, si sono mossi su terreno complesso e pieno di cornici, fino a una prima vetta. Sono poi tornati in cresta, proseguendo in un’altra direzione. “Siamo avanzati su terreno misto e sopra gigantesche cornici, fino a un passo oltre i 5700 metri” ha detto Bielecki al suo team a casa durante una chiamata con satellite. I due hanno poi bivaccato ai piedi della loro destinazione del giorno seguente. “Dopo una notte confortevole ma molto fredda, alle 8.15 abbiamo iniziato a scalare una cresta complessa. Scegliere la via non era semplice, eravamo minacciati da valanghe a lastroni a sinistra e avevamo delle enormi cornici sopra la testa dall’altro lato. L’arrampicata era per lo più su ghiaccio, e le difficoltà soprattutto psicologiche. La pendenza massima era 70°, numero che non riflette la serietà dell’impresa”.
In effetti, in uno di questi passaggi Rousseau ha subito una caduta di 20 metri ed è atterrato letteralmente sulla testa del compagno. “Nonostante ciò, abbiamo proseguito e alle 12.41 eravamo sul seracco sommitale” ha detto Bielecki.
I GPS dei due alpinisti hanno registrato due diverse altezze, 5945 e 6152 metri. “Abbiamo chiamato la cima Zang Sar (cima arrugginita) per via del colore della roccia”. La prima montagna ha invece preso il nome di Bologan Sar (Cima patata). “Non chiedete perché” ha concluso Bielecki enigmatico.