La Lapponia finlandese è conosciuta per la bellezza e varietà di sfumature che gli ambienti naturali assumono durante l’autunno. Uno dei posti più affascinanti dove vivere questo spettacolo è il Parco Nazionale di Pallas-Yllästunturi ben al di sopra del Circolo Polare Artico e a due passi dal confine con la Svezia. Era il 1910 quando il Comitato per la Protezione delle Foreste suggerì l’idea di un parco nazionale che difendesse quest’area selvaggia. Solo nel 1938 però una piccola parte dell’attuale area protetta fu realmente posta sotto tutela. Nel 2005 l’unione di una riserva naturale limitrofa con il vecchio parco ha dato finalmente vita all’odierno Pallas-Yllästunturi. Il parco custodisce un ricco paesaggio fatto di dolci colline, qui chiamate tunturi, circondate da una fitta taiga, laghi e corsi d’acqua che racchiudono una sfolgorante biodiversità. Trovandoci a latitudini così estreme la Ruska, termine con cui i finlandesi indicano il cambiamento dei colori, di solito inizia prima del nostro autunno: settembre è già il mese giusto.
L’itinerario
Partenza e arrivo: Centro visite del parco di Kellokas (86 m)
Punto più alto: collina di Kellostapuli (386 m)
Dislivello: 300 m
Durata: 2 ore
Difficolta: E
La maggior parte dei sentieri, nella zona del Parco che prenderemo in considerazione, parte dal centro Visite di Kellokas, nei pressi del villaggio di Äkäslompolo. Sono percorsi ben organizzati e facili da seguire per chiunque.
Uno dei tracciati più affascinanti è quello che costeggia il lago Kesanki che prende il nome dall’omonimo tunturi che lo sovrasta. All’alba lo specchio d’acqua si accende di caldi colori e la luce esalta la colorazione autunnale. Il tracciato prosegue inerpicandosi sulla collina di Kellostapuli, attraverso la suggestiva Gola di Varkaankuru: il sottobosco è così delicato in questo punto che spesso il percorso prosegue su tavole sollevate dal terreno per evitare che il calpestio rovini le delicate piantine e i tappeti di licheni spugnosi di Cladonia stellaris. Ben presto si arriva sulla collina e la taiga si fa sempre più rada sino ad essere sostituita dai cespugli di Mirtillo rosso ed Empetro Ermafrodita: grazie ad essi il rosso e l’arancio dominano il paesaggio. Quasi alla sommità della collina di Kellostapuli il sentiero ridiscende sull’altro versante attraversando un letto di rocce e massi, tanto che il percorso riprende a correre su passerelle di legno per poter superare questa zona altrimenti inaccessibile.
Da qui è possibile ritornare sui propri passi o proseguire per il villaggio di Ylläsjarvi, il centro principale della zona, non distante dal lago omonimo. Ci si trova in un’area protetta, quindi è proibito uscire dai sentieri e campeggiare.
L’alternativa: in canoa sul lago Yllasjarvi
Un giro in canoa sulle placide acque del lago Yllasjarvi alla scoperta degli angoli più suggestivi è quanto di più rilassante si possa immaginare, ma esaltante allo stesso tempo per il fascino delle sue rive selvagge. Sull’isolotto centrale una sosta per uno spuntino a base di biscotti al lampone artico e un sorso di gustoso sciroppo di mirtilli: non c’è nulla di più energetico e “lappone” per poi riprendere a pagaiare.