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Ritiro dei ghiacciai alpini. Molto rumore per nulla?

3 ottobre 2005 – La questione del ritiro dei ghiaccai alpini si arricchisce di un nuovo capitolo. Secondo una recente ricerca condotta da un gruppo di scienziati Svizzeri capitanati da Ulrich Joerin "negli ultimi 10mila anni i ghiacciai sono stati più piccoli di oggi, per oltre la metà del tempo". Quanto sta succedendo, dunque, potrebbe rientrare in meccanismi già visti dall’ecosistema alpino.

 

ghiacciaiStando a questa teoria, denominata "Green Alps", ai tempi dei Romani le lingue glaciali erano decisamente più ridotte rispetto ad oggi. Se poi andiamo ancora più indietro nel tempo, a circa settemila anni fa, la vette alpine non avrebbero avuto addirittura alcuna copertura glaciale.

 

La carenza di ghiaccio avrebbe fatto prosperare la vegetazione fino in quota. Da qui il ritrovamento dei moltissimi campioni di tronchi fossili, sui cui Joerin basa le sue asserzioni. 

 

Le tesi dello svizzero sarebbero confermate da un’altra ricerca, condotta da Kurt Nicolussi dell’Università di Innsbruck. Dalle sue indagini risulterebbe che sul ghiaccaio del Pizzo Bernina era presente una rigogliosa foresta. Mentre pare che migliaia di anni fa le betulle, i larici, le querce, i pini e la flora autoctona popolassero i pendii dell’alta Valmalenco.

 

Ovviamente le critiche non mancano. Wilfiried Haeberli, dell’Università di Zurigo, sottolinea che arretramento dei ghiacciai, così come delineato da Joerin, non troverebbe riscontri nel casellario storico delle temperature.

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