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Tunnel del Bianco, ambientalisti contro il (presunto) raddoppio

21 settembre 2005 – Il Consiglio di amministrazione di proMont-Blanc (coordinamento internazionale delle associazioni per la protezione del massiccio del Monte Bianco) si dice ”indignato per il progetto di raddoppio del traforo del Monte Bianco ipotizzato dal Governo italiano”.

 

traforoL’ente manifesta anche ”inquietudine per l’insufficienza dei controlli del tir nelle aree di Passy e Aosta”. Secondo proMont-Blanc solo il 3 per dei camion sarebbe controllato dalla polizia. "Inoltre – denunciano sempre gli ambientalisti – nonostante la riapertura del Frejus più di 1.500 tir transitano ogni giorno al tunnel del Monte Bianco, con picchi di oltre 2.000 camion”.

 

ProMont-Blanc invita alla mobilitazione gli amministratori locali ed i consiglieri regionali della Valle d’Aosta e di Rhone-Alpes. Per far rispettare la media giornaliera di 1060 transiti di tir. Per far aumentare i controlli sui camion nelle aree di regolazione. E per opporsi ”definitivamente al progetto di raddoppio”. 

 

In realtà, il governo italiano non ha ancora presentato alcun progetto per l’effettivo raddoppio del tunnel del Monte Bianco. Il ministro per le infrastrutture Pietro Lunardi e il presidente della Regione Val d’Aosta Luciano Caveri hanno raggiunto un accordo per la costruzione di una galleria di sicurezza. Se questo sia il preludio a un vero raddoppio, per ora non è dato sapere.   

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