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Il manifesto della Yosemite Climbing Association a tutela della natura e della libertà degli scalatori

Lo U.S. National Park Service e lo U.S. Forest Service intendono rimuovere gli ancoraggi fissi dalle pareti. Gli arrampicatori dello Yosemite rispondono con il “Credo”

L’overtourism non è solo un problema di Venezia o della Val d’Orcia. Anche sulle fessure dello Yosemite si possono trovare grappoli di climber in fila per il loro turno sul famoso granito liscio. Negli States l’arrampicata è uno sport di moda e i numeri di scalatori che frequentano il Parco Nazionale dello Yosemite cresce costantemente. L’American Alpine Club stima che ogni anno dai 25.000 ai 50.000 climber scalino in Yosemite. 455.000 sono, invece, coloro che ogni anno si arrampicano outdoor negli USA. 

Come sempre, quando si è in tanti a fare qualcosa è fondamentale darsi delle regole. Soprattutto per evitare che vengano imposte da “fuori”. 

Tutto è iniziato a novembre 2023 quando lo U.S. National Park Service e lo U.S. Forest Service avevano dichiarato di voler togliere tutti gli ancoraggi fissi dalla pareti all’interno dei parchi Nazionali. Questa decisione, che aveva subito allarmato il popolo degli scalatori, era volta a preservare la “Wilderness” di parchi come lo Yosemite e non solo. 

Per far fronte a questa presa di posizione federale, la Yosemite Climbing Association si è da subito adoperata per sensibilizzare i climber alla salvaguardia delle pareti e per convincere il National Park Service a trovare un compromesso.

Lo Yosemite Climber’s Credo

Il risultato è la redazione del Yosemite Climber’s Credo, un manifesto della scalata e dei suoi valori. 

In un momento in cui ci sono pressioni per imporre un divieto di ancoraggio fisso a livello nazionale nella Wilderness designata, abbiamo il potere di unirci come comunità e abbracciare una serie di etica e valori condivisi. Ciò che era vero nel 1972 lo è ancora oggi: crediamo che l’unico modo per garantire l’esperienza dell’arrampicata a noi stessi e alle generazioni future sia quello di preservare la natura selvaggia verticale e l’avventura insita in questa esperienza”, dichiara la YCA. Nel 1972, infatti, uscì il catalogo Chouinard Clean Climbing, un omaggio al rispetto per la roccia e all’arrampicata pulita del grande fondatore di Patagonia  (https://thesenecaproject.org/wp-content/uploads/2017/10/ChouinardCatalog.pdf)

Il “Credo” riprende le parole di Chouinard e le attualizza in tredici punti. 

  1. Mostra rispetto. Sia alla montagna che all’eredità storica e culturale dell’arrampicata.
  2. Agisci con umiltà. Siamo esseri transitori e non dobbiamo lasciare segno del nostro passaggio in parete
  3. Informati. Studia le regole vigenti nel Parco e il legame tra i climbers e questa terra
  4. Goditi l’esperienza. Arrampica per entrare in contatto con il paesaggio, la flora, la fauna e la roccia
  5. Preparati alla sicurezza. Esercitati a leggere il terreno e nelle manovre di autosoccorso
  6. Esercita la moderazione. Metti spit solo quando strettamente necessario!
  7. Preserva la Wilderness. No prese scavate o file di spit
  8. Limita l’impatto sugli altri. Rispetta gli altri climbers in parete
  9. Prenditi cura. Accetta il “disagio” della natura piuttosto che imporre il dominio umano 
  10. Chiedi il consenso. Impegnati in un dialogo con gli altri climbers e con la natura
  11. Sii inclusivo. Celebra la comunità e le diversità di opinioni
  12. Onora il patrimonio dello Yosemite. Ogni scalatore diventa parte dell’eredità di questo luogo
  13. Assumi il ruolo di leader. Guida gli altri a un’arrampicata più etica e intelligente. 
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