News

Dolomiti a caccia del titolo Unesco

5 settembre 2005 – Sono undici i siti naturali italiani in corsa per il titolo di "patrimonio dell’umanità" rilasciato dall’Unesco. Dall’Arcipelago della Maddalena al Santuario dei cetacei, dalle Dolomiti alle cave di marmo di Carrara, ecco alcune delle bellezze naturali finite nella lista che il ministero dell’Ambiente italiano presenterà all’ente mondiale.

 

dolomitiNell’elenco ci sono alcuni dei tesori naturali più noti del nostro Paese. Le Dolomiti, i campi Flegrei (noti per il fenomeno del bradisismo), il golfo di Oristano, l’Asinara, il complesso minerario del Sulcis, il sistema dei tratturi (che si snoda tra Abruzzo, Molise, Campania e Puglia) e i bacini marmiferi di Carrara. Cui si aggiungono anche quattro zone transfrontaliere: l’Arcipelago della Maddalena e Bocche di Bonifacio, il Santuario dei cetacei, le Alpi occidentali ed orientali.

 

Questi gioielli andrebbero ad aggiungersi agli 812 beni del pianeta che già figurano nella lista internazionale dell Unesco, eredità culturale del nostro pianeta o di eccezionale valore naturalistico. L’Italia, capofila a livello mondiale con i suoi 40 siti, guida la classifica dei beni culturali. Nei prossimi anni cercherà di inserire anche le meraviglie naturali del suo territorio.

 

Oltre alle zone marine, sarà la montagna a fare da protagonista. Le Dolomiti, in particolare, potrebbero diventare "patrimonio dell’umanità" già dall 2006. La loro forma si distingue dagli altri settori delle Alpi per la pucliarità geologica. La roccia di cui sono composte – chiamata dolomia dal nome del naturalista De Dolomieu –  è un tipo di carbonato di origine marina formatosi nel corso del Triassico ad opera di coralli ed alghe.  E costituisce massicci ad alte pareti verticali che non trovano confronto in altre catene montuose.

 

Le Dolomiti (nella foto, quelle del Brenta) oltre a essere di rara bellezza, presentano caratteristiche  geologiche, mineralogiche, botaniche e faunistiche, in una straordinaria varietà di ecosistemi. Oltre la metà del  loro territorio è ricoperto dai boschi e la densità abitativa è tra le più basse d Italia.

 

Per tutelare questo patrimonio naturale sono già nate delle aree protette: il Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi, e parchi regionali di Paneveggio, dello Sciliar, dell’Odle, del Fanes-Sénnes-Braies, delle  Dolomiti di Sesto e delle Dolomiti friulane. Manca solo il riconoscimento Unesco.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close