Trincee, camminamenti, forti… decine e decine di chilometri di sentieri che, scenario di sanguinose battaglie durante la Prima Guerra Mondiale. E, naturalmente, i sacrari (raffigurati anche sullo stemma della provincia di Vicenza). Luoghi sacri e della memoria che sono al centro del progetto storico-escursionistico.
L’area interessata si estende dalla Bocchetta Campiglia in Pasubio fino all’ossario del Monte Grappa ed è stata idealmente divisa in 4 grandi zone al cui interno si sviluppano 16 tappe. La distanza da percorrere varia da un minimo di 5,9 km a un massimo di 19,8 km. Il percorso è adatto alle famiglie, ai bambini e accessibile in molti tratti anche alle persone con disabilità, opportunamente equipaggiate e accompagnate.
Mario Rigoni Stern lo avrebbe definito come un’esperienza di vivere nel silenzio dei boschi, cercando di sentire e rivivere il sacrificio di migliaia di giovani che lasciarono la propria vita sulle Prealpi Vicentine. Al centro del progetto ci sono i quattro sacrari militari.
Sacrario Militare del Pasubio
Si erge sul promontorio del Colle Bellavista, nei pressi del passo Pian delle Fugazze (TN). All’interno si trovano le salme di 1.558 soldati conosciuti, di 3.400 soldati ignoti italiani e di 60 soldati ignoti austriaci. I lavori vennero ultimati con una spesa totale di circa 1 milione di lire il 26 agosto 1926. L’edificio, di stampo razionalista, presenta una torre piramidale alta 35 metri con una lanterna a forma di croce che emette una luce visibile da lontano.
Sacrario Militare di Tonezza del Cimone
Sorge sulla sommità dell’omonimo monte, a 1226 metri di quota, a nord del comune di Tonezza del Cimone. Durante la guerra, nelle prime ore della mattina del 23 settembre 1916, le forze dell’Impero austro-ungarico fecero brillare una mina distruggendo la sommità del monte Cimone e seppellendo vivi centinaia di soldati italiani che la presidiavano. Durante il conflitto, questa vetta fu oggetto di aspri scontri poiché rappresentava un’importante punto di osservazione sulla valle dell’Astico. Guidato dall’intento di fornire una degna sepoltura ai soldati del 1° battaglione del 219° Fanteria della Brigata Sele, il monumento fu eretto sul margine meridionale del cratere della mina secondo il progetto dell’ingegnere Thom Cevese, il quale, al momento della sua morte, si fece seppellire nello stesso vano dove furono tumulati i resti, non identificati, di 1210 uomini raccolti sul campo di battaglia.
Sacrario Militare di Asiago
Sorge sul Colle Leiten, ad Asiago, a un’altitudine di 1.058 metri. Il paese di Asiago subì un grave assalto austro-ungarico alla fine di maggio del 1916, con conseguenti danni estesi e occupazione da parte delle forze asburgiche che lo saccheggiarono. Dopo la guerra fu scelto per ospitare uno dei più imponenti sacrari militari italiani dedicati alla Grande Guerra. Eretto per dare una sepoltura dignitosa ai resti di migliaia di caduti provenienti da vari cimiteri di guerra sparsi sull’Altopiano dei Sette Comuni: 33.086 caduti italiani, di cui 12.795 identificati e sistemati in loculi individuali, oltre a 20.291 ignoti sepolti in tombe collettive. Sono stati anche raccolti e sepolti i resti di 18.505 caduti austro-ungarici, di cui 12.355 non identificati, provenienti per la maggior parte da 36 cimiteri di guerra dell’Altopiano. Recentemente, all’ingresso è stata posta una targa trilingue (ebraico, italiano e tedesco) con la stella di Davide, a ricordo dei soldati di origine ebraica caduti durante il conflitto.
Sacrario Militare di Cima Grappa
Si trova sulla cima del Monte Grappa, a 1776 metri di quota. Nel 1917 questa montagna fu teatro di attacchi e contrattacchi bellici di fondamentale importanza: dopo lo sfondamento del fronte a Caporetto, l’obiettivo degli Austriaci era quello di circondare le truppe italiane per conquistare il Grappa, che avrebbe sbloccato l’avanzamento fino alla pianura. Nella sezione settentrionale si trova l’ossario austro-ungarico, dove sono conservati i resti di 10.295 caduti, di cui solamente 295 identificati, mentre nella sezione meridionale si trova l’ossario italiano, con i resti di 12.615 caduti, di cui solo 2.283 identificati. Fu eretto tra il 1932 e il 1935. Ogni anno, la prima domenica di agosto, una cerimonia solenne commemora l’inaugurazione del sacello, ricordando i caduti italiani e stranieri della Grande Guerra, nonché le vittime del rastrellamento nazi-fascista avvenuto nel settembre 1944.
Il percorso in pillole
Area Monte Grappa e Monte Novegno
1° tappa da Bocchetta Campiglia a Rifugio Papa km 5.9
2 ° tappa da Rifugio Papa a Ossario del Pasubio km 12.4
3 ° tappa da Ossario del Pasubio a Bocchetta Campiglia km 9.8
4 ° tappa da Bocchetta Campiglia a bivio per Malga Campedello km 10.6
5° tappa da bivio Malga Campedello a Castana km 11.2
Area Monte Cimone
6° tappa da Castana a Tonezza del Cimone km 14.5
7° tappa da Tonezza del Cimone a Piazzale Principe di Piemonte km 15.2
Area Altopiano dei Sette Comuni
8° tappa da Piazzale Principe di Piemonte a Sacrario di Asiago km 16.6
9° tappa da Forte Interrotto a Monte Zebio km 12.3
10° tappa da Monte Zebio a Monte Ortigara km 18.7
11° tappa da Monte Ortigara a Rifugio Adriana km 5.6
12° tappa da Rifugio Adriana a Malga Slapeur km 14.7
13° tappa da Malga Slapeur a Foza km 10.9
14° tappa da Foza a Valstagna km 19.8
Area Monte Grappa
15° tappa da Valstagna a Col Moschin km 6.5
16° tappa da Col Moschin a Ossario Monte Grappa km 13.5