
Per raggiungere il traguardo dei 14 Ottomila, tutti scalati rigorosamente senza ossigeno, Marco Camandona ha deciso di giocare una carta pesante. Anzi, pesantissima. Il progetto “The beautiful mountain”, prevede infatti l’ascesa di Gasherbrum I e Gasherbrum II concatenando le due vette senza scendere al campo base.
L’alpinista valdostano è da poco arrivato in Pakistan e sta per iniziare il lungo trekking di avvicinamento al Campo Base, Con lui ci sono Dante Luboz e l’espertissimo Abele Blanc, la guida che ha introdotto Camandona all’alpinismo e a sua volta già capace di raggiungere la vetta di tutti gli Ottomila.
Il concatenamento dei due Gasherbrum fu effettuato per la prima volta il 23 e il 30 giugno 1984 da Reinhold Messner e Hans Kammerlander, che portarono a termine l’impresa – come nel progetto di Camandona – senza passare dal campo base e senza rifornimenti di materiale e viveri preventivi. All’epoca si trattava del primo concatenamento in assoluto di due ottomila.
Dopo aver raggiunto il Campo base, collocato a 5100 m sul ghiacciaio del Baltoro, Camandona, Blanc e Luboz effettueranno alcune rotazioni verso i campi alti anche a scopo di acclimatamento. La salita alle due vette è ipotizzata tra metà e fine luglio. Ovvero 26 anni dopo la salita su Cho Oyu (8.210 m) e Shisha Pangma (8.048 m) realizzata nel 1998. Anche in quella occasione fu doppietta (senza concatenamenti, naturalmente), così come accadde nel 2022 con la salita su Nanga Parbat e Broad Peak nella stessa stagione. Speriamo che la formula sia anche questa volta vincente.