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Il Dalai Lama: autonomia altoatesina esempio per il Tibet

1 agosto 2005 – La prima tappa della "due giorni" del Dalai Lama in Trentino Alto Adige è passata. Ma per certi versi è stata memorabile.

 

"Sono felice di essere di nuovo tra voi": ha esordito così il leader carismatico dei buddhisti al suo arrivo a Bolzano. Nella conferenza stampa con il presidente della Provincia Luis Durnwalder (nella foto sotto) ha definito quella altoatesina come "un’autonomia tra le più avanzate, che può servire da esempio per il futuro del Tibet".

 

dalai lama a bolzanoDurnwalder ha ricordato le affinità tra le due regioni in materia di radicamento sul territorio, tutela della cultura e delle minoranze e ha ribadito che la pacificazione e la convivenza raggiunte in Alto Adige "non sono il modello in assoluto, ma possono contribuire a creare le premesse politiche per trovare soluzioni ai conflitti etnici in molte regioni."

 

   

Tenzin Gyatso, il 14esimo Dalai Lama, è la massima autorità spirituale e politica del popolo tibetano, nonché punto di riferimento per milioni di buddisti nel mondo.

 

 
Il settantenne Dalai Lama ha ribadito che il grado di efficienza e di stabilità raggiunto dall’autonomia in provincia di Bolzano può essere un esempio utile per il Tibet: "Nelle trattative con la Cina chiediamo un’autonomia che ci consenta sviluppo ma che sia rispettosa delle nostre tradizioni e del nostro ambiente".

 

Il successo della soluzione altoatesina, ha continuato il Dalai Lama, "si mostra non da ultimo nella sua stabilità politica, nel benessere economico e nel basso livello di disoccupazione".

 

Quanto alla situazione internazionale,Tenzin Gyatso ha invitato tutti a sentire i problemi dell’umanità e a vivere seguendo tre linee essenziali: il senso di comunità, il senso di responsabilità nella società, l’armonia religiosa.

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