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Prigionieri della libertà

01-07-2005 – E’ stata inaugurata martedì 28 giugno e continuerà fino al 28 luglio, presso il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino (corso Valdocco 4/a), la mostra PRIGIONIERI DELLA LIBERTÀ, straordinaria avventura degli ufficiali italiani in Himalaya durante la seconda guerra mondiale.

La mostra, presentata in concomitanza con la "La Lunga Liberazione", fornisce un’occasione di approfondimento su avvenimenti poco conosciuti della seconda guerra mondiale: attraverso immagini fotografiche e filmate, materiali d’archivio e testimonianze, viene raccontata la vicenda degli 11mila italiani prigionieri di guerra degli inglesi nel campo di Yol, presso Dharamsala, nel Nord dell’India.

Prima isolatamente poi a gruppi organizzati, gli ufficiali italiani ottennero di poter uscire "sulla parola" dai reticolati per affrontare la scalata di alcune cime himalayane. Teatro delle spedizioni, portate a termine con entusiasmo nonostante le circostanze e l’attrezzatura alpinistica primitiva, fu il Dhaula Dhar, antemurale dell’Himalaya, che sovrasta la pianura indiana con vette di oltre 5000 metri.

Successivamente alcune squadre si avventurarono nella valle del Ravi (terzo affluente dell’Indo), tentando l’ascensione del Kailas del Chamba (5656 m), salirono sulle catene del Lahoul e del Parbati, intrapresero la salita del Mulkilà (6517 m).

Le spedizioni degli italiani prigionieri a Yol contribuirono alla rilevazione e allo studio di montagne poco conosciute: furono osservati e descritti i fenomeni di innevamento e glaciazione, tracciati schizzi panoramici, verificate la cartografia e la toponomastica, descritti i gruppi umani e religiosi della regione, annotate e fotografate le usanze dei pastori locali.

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