Valery Babanov a 59 anni all’assalto dell’Everest senza ossigeno
In caso di successo il formidabile alpinista russo, già vincitore di due Piolets d’Or, diventerebbe l’uomo meno giovane ad aver conquistato il Tetto del mondo senza ossigeno
No, non si tratta del solito cacciatore di record dell’ultima ora. Valery Babanov ha nello zaino due Piolets d’Or! I riconoscimenti gli erano sati assegnati grazie a due imprese lontane nel tempo ma ancora oggi di grandissimo rilievo: la prima ascesa in solitaria, nel 2001, dell’indiana Meru Shark Finn (Meru Central, 6.310m) e, due anni dopo la nuova via sul Nuptse East (7.804 m) con Yuri Koshelenko.
Nel curriculum del formidabile scalatore russo figurano altre aperture di vie estreme sulla cresta nord-ovest dello Jannu e sulla parete nord del Kangtega, sei Ottomila due dei quali (il Broad Peak e il Gasherbrum I), scalati in stile alpino lungo vie nuove, con Victor Afanasiev.
In questi giorni, all’età di 59 anni, Babanov è in cammino nella valle del Khumbu diretto al campo base dell’Everest da dove cercherà di salire sulla vetta del Tetto del mondo senza ossigeno. “Mi sto preparando da tutta la vita per questo”, ha scritto l’alpinista sui suoi canali social. In caso di successo Babanov diventerebbe il più anziano salitore dell’Everest senza utilizzo di ossigeno. Un record, certo, e una grande soddisfazione personale. Forse la ciliegina sulla torta di una carriera alpinistica comunque eccezionale.