L’anello del Lago Nambino con vista sulle Dolomiti di Brenta
Breve escursione sulla neve a due passi da Madonna di Campiglio al cospetto delle più belle montagne del Trentino Occidentale.
Escursione ad anello, ai piedi del gruppo della Presanella, con bella vista anche sulle Dolomiti di Brenta, sul limitrofo versante opposto della Val Rendena.
Sulle rive del Lago Nambino è situato il Rifugio Lago Nambino (1765 m), generalmente aperto anche in inverno, dall’estetica tipo “casetta in Canada”, ma moderno e confortevole, consente anche il pernottamento.
Il lago è delimitato da una corona di pendii boscosi, quasi una piccola muraglia naturale, a tratti scoscesa. Oltre all’itinerario è consigliabile compiere il periplo del lago, una breve e sicura digressione. La gita è interessante sia per il panorama, sia per il bellissimo bosco di abeti e larici secolari che circondano soprattutto il tratto di sentiero per il ritorno che dallo specchio d’acqua consente di raggiungere la località di Patascoss.
Lo spessore dei tronchi e la forma corrugata della corteccia raccontano la vita di questi giganti. L’arrivo alla conca del lago è itinerario per tutti, anche per i neofiti, per i bambini e per chi intenda provare le ciaspole per la prima volta. Spesso il sentiero è anche battuto. La seconda parte, invece, verso Patascoss, è percorribile solo con neve stabile e sicura, per la presenza di alcuni punti pericolosi per le consuete valanghe che, puntualmente, si frangono tra gli abeti. E’ importante, quindi, consultare sempre il bollettino nivometereologico. Dopo abbondanti nevicate, conviene limitarsi alla gita al lago e tornare lungo il sicuro percorso dell’andata.
Itinerario
Partenza: Piana di Nambino (1635 m)
Arrivo: Piana di Nambino (1635 m)
Durata: 2,30 ore
Difficoltà: Semplice
Dislivello: + 175
Da Madonna di Campiglio, si prosegue verso Passo Campo Carlo Magno e prima di raggiungerlo si devia a sinistra, per Patascoss. Appena prima di due tornanti in netta salita si parcheggia (cartelli per il Lago di Nambino ben visibili).
Dalla Piana di Nambino, calzate le racchette da neve, si cammina verso la Malga Nambino, lungo il percorso estivo o comunque seguendo la traccia, spesso battuta e comunque ben segnalata da cartelli appositi per l’inverno e da paletti segnaletici, ben individuabili anche in caso di nebbia. Si entra nel bosco prevalentemente di sempreverdi e, senza sforzo e con moderato dislivello, si costeggia il torrente e si giunge all’ampia radura dove è incastonato lo specchio d’acqua ghiacciato, circondato da alberi, ai piedi delle propaggini del granitico gruppo della Presanella. Conviene compiere il facile periplo del lago, iniziando dal versante orografico sinistro (destra nel senso di marcia), in modo da arrivare successivamente al Rifugio Lago Nambino, in genere aperto anche in inverno.
Per il ritorno e per compiere l’anello, dal rifugio si prosegue seguendo i cartelli per Patascoss. Si torna sui propri passi sino alla deviazione sulla destra, nel senso di marcia, con indicazioni per “Piana di Patascoss”. Ci si muove, senza difficoltà e in falsopiano, tra bellissimi esemplari di abete, imponenti e particolarmente alti. Il sentiero non presenta difficoltà, ma richiede un minimo d’attenzione in un breve ed evidente punto con radi alberi, dove sovente, quasi sempre in verità, si stacca una slavina. In ogni caso, è bene valutare le condizioni del manto nevoso e accertarsi delle sue condizioni, tramite gli appositi bollettini. Giunti a Patascoss (1712 m), si torna al punto di partenza, la Piana di Nambino, scendendo lungo la strada asfaltata per alcuni tornanti.