Itinerari

Vista mare: escursioni di primavera lungo i sentieri del Parco nazionale del Cilento

La Costa degli Infreschi e della Masseta è il tratto più spettacolare dell’area protetta nel sud della Campania. Vale la pena scoprirla adesso quando mostra il suo volto più autentico. Prima del grande caldo

Il Parco Nazionale del Cilento è il parco mediterraneo per eccellenza e tutela un paesaggio scomparso da molti dei 7500 chilometri di coste italiane troppo spesso aggredite da scelte urbanistiche scellerate. Esistono diversi punti della costa Cilentana sopravvissuti alla cementificazione selvaggia dei decenni passati, ma uno in particolare è ammantato da un fascino esclusivo che colpisce anche il visitatore più distratto: è la Costa degli Infreschi e della Masseta.

Si tratta di un’area marina protetta compresa all’interno del parco cilentano in cui la costa conserva quella naturalità altrove scomparsa. Siamo al limite meridionale dell’estesa provincia di Salerno lungo il confine con la Lucania dove sopravvivono ancora caratteristici borghi in cui la vita scorre con ritmi inconsueti per la città. L’abitato di San Giovanni a Piro è sicuramente il fulcro di questa bellissima costa rocciosa dalle ampie falesie dominata dalla mole del Monte Bulgheria.

Sul Sentiero del Marcellino

Il sentiero che porta nella più pura wilderness cilentana parte a breve distanza dal Santuario dedicato alla Maria SS. di Pietrasanta da cui si domina San Giovanni a Piro e il Golfo di Policastro. Lungo la via che porta al santuario ci si imbatte in un cartello un po’ anonimo che indica il Pianoro di Ciolandrea, uno spettacolare balcone naturale sul Golfo di Policastro e la Costa della Masseta. Lasciata l’auto, dopo essersi riforniti precedentemente d’acqua che scarseggia lungo tutto il percorso, si prosegue lungo il tratturo indicato dalla freccia “Sentiero del Marcellino”. Chi preferisce accorciare la lunga escursione può continuare al bivio a sinistra lungo la strada sterrata che, attraversando splendidi oliveti terrazzati, raggiunge la torre del Morice o del Trarro.

Questa massiccia costruzione, posta in uno dei punti più panoramici della costa, faceva parte di un imponente sistema difensivo che in pieno periodo feudale serviva ad avvistare in tempo le incursioni piratesche. Da qui la vista spazia senza soluzione di continuità lungo la costa sino allo spettacolare porto naturale degli Infreschi e ben si capisce la sua funzione di avvistamento essendo possibile osservare da quassù un ampio tratto di mare.

Il sentiero per il selvaggio Vallone del Marcellino segue invece il tratturo a destra, provenendo dal Pianoro di Ciolandrea, e attraversa ampie zone di fitta macchia mediterranea, oliveti e poveri ricoveri di pastori e delle loro capre, le uniche a poter sfruttare le scarse capacità trofiche della macchia mediterranea. Il profumo degli oli essenziali della macchia, tra cui quelli del mirto, pervade la mulattiera che all’altezza di alcuni stazzi devia decisamente a sinistra verso il mare lungo un percorso a volte a prova di vertigini. Superata una fitta e fresca lecceta la visuale sul mare azzurro e trasparente diventa sempre più ampia mentre il sentiero scende ripidamente verso la spiaggia del Marcellino, detta anche dei Francesi forse in ricordo di uno sbarco di soldati transalpini che percorsero il vallone per ricongiungersi alle truppe alleate.

La piccola spiaggia chiusa tra le pareti della valle del torrente Marcellino (quasi sempre in secca) è un piccolo capolavoro della natura e la fatica fatta per raggiungerla è ampiamente ripagata dalla sua bellezza. Il rientro è sullo stesso tracciato oppure in barca mettendosi precedentemente d’accordo con qualche barcaiolo al porto di Scario.

Se invece preferite la montagna da San Giovanni a Piro si può raggiungere la vetta del roccioso Monte Bulgheria (1224 m). In poco più di due ore di salita attraverso tratturi, boschi di lecci e sentieri sassosi si conquista una delle cime più panoramiche del Cilento dove lo sguardo si distende sulla costa da Capo Palinuro al Golfo di Policastro e, guardando verso l’entroterra, sulla valle del fiume Mingardo dominata dal Monte Gelbison (1705 m). Insomma, buona parte del Parco nazionale del Cilento sarà ai vostri piedi.

Partenza:  San Giovanni a Piro (SA), località Pianoro di Ciolandrea (550 m)
Arrivo: Spiaggia del Marcellino (livello del mare)
Dislivello positivo:  550 m
Tempo di percorrenza: circa 4,30 ore a/r
Difficoltà: media/difficile

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