Chhopa Bamare, un “nuovo” seimila del Nepal alla portata dei trekker
La vetta si trova vicino al confine con il Tibet ed è stata considerata dalle agenzie locali a misura di escursionisti preparati. Il video dalla vetta
Nuovi orizzonti per i trekking in Nepal. Nelle scorse settimane un team di alpinisti nepalesi ha raggiunto la vetta del Chhopa Bamare (6.109 m) collocato nel distretto Dolkha di Rolwaling, vicino a Gauri Shankar e al confine con il Tibet.
La cima si raggiunge passando da Kodari, tradizionale punto di partenza per le spedizioni dirette verso lo Shisha Pangma e il Cho Oyu ed è considerata non molto impegnativa. Scopo della spedizione, organizzata da Himalayan Eco Treks and Expeditions e Dolma Outdoor, non era però la mera salita in vetta, ma la possibilità di considerare Chhopa Bamare una meta per escursionisti di medio e alto livello, per aumentare il numero di vette disponibili per il trekking in Nepal e promuovere il turismo nelle aree meno visitate.
L’ampliamento degli itinerari darebbe così nuove motivazioni a chi si è già recato in zona e, allo stesso tempo, potrebbe alleggerire la pressione su itinerari ormai troppo frequentati. Il responso è stato positivo: “La vetta può essere raggiunta in soli tre giorni, quindi è un’ottima opzione per gli escursionisti“, hanno fatto sapere i responsabili di Himalayan Shepherd, agenzia consorella di Dolma Outdoor dopo avere valutato le opinioni degli alpinisti guidati da Nima Gyalzen, responsabile di Dolma Outdoor, che hanno raggiunto la cima.
Prepariamoci quindi a considerare nuovi itinerari, anche perché l’attività esplorativa a fini escursionistici delle agenzie nepalesi è continua. Il Chhopa Banmare, tra l’altro, è al centro di una disputa. Come riportato dall’American Alpine Journal, la cima fu raggiunta nell’inverno 2019 dallo statunitense John Patrick Kelley e dal francese Benjamin Billet che in quattro giorni scalarono in stile alpino la parete sud-est e la cresta sud-ovest fornendo poi ampia documentazione probatoria. Tuttavia, contrariamente all’Himalayan Database, il Dipartimento del Turismo del Nepal ha continuato a classificarlo come “non scalato” sul suo sito, Nepal Himal Peak Profile, da quando la montagna è stata aperta alle scalate nel 2014. Quindi, la squadra nepalese ha rivendicato la prima scalata “ufficiale”.
si è rivelata l’ennesima menzogna da parte di alcuni di questo gruppo di sherpa tra i quali alcuni di loro in passato hanno già dichiarato più volte false conquiste.
ora hanno scalato una spalla (nemmeno la cima) di una montagna di 5700 peraltro assai lontana da quella dichiarata.. non un errore involontario (avendo una cima ben più alta sopra la testa e ben sapendo che la montagna ha già un salita ufficiale e con permessi regolari) ma proprio mentire sapendo di mentire..