Un grosso in bocca al lupo a Denis Urubko che, partito il 30 dicembre alla volta di Skardu (Pakistan), proprio nella giornata di oggi si sta muovendo verso Askole, cittadina nella valle di Shigar a circa 3000 metri di quota e ultimo avamposto prima del pericoloso ghiacciaio dei Gasherbrum. Insieme all’esperto scalatore locale Hassan Shigri attraverserà il Baltoro fino a un’altitudine di 6500 metri, continuando poi in solitaria la scalata agli 8.080 metri dell’undicesima vetta del pianeta.
Una vera scalata invernale, come tiene a sottolineare, che rispetterebbe l’unica regola a cui Urubko crede fermamente: quella dell’inverno meteorologico.
Nel frattempo, durante le giornate trascorse a Skardu insieme al suo organizzatore di fiducia Imran Ali, ha dato il via al suo personale l’acclimatamento: una notte a quota 4350 metri dopo aver salito una montagna che si trova vicina alla città del Pakistan (1800 metri circa di dislivello in tre ore e relativa discesa dopo aver trascorso, come si diceva, la notte in quota).
Urubko non è nuovo a queste trovate: in passato, quando gli era stato chiesto quale fosse la maniera migliore per acclimatarsi a vette di 5000/6000 metri aveva consigliato di salire fino in vetta al Pizzo Coca (montagna della bergamasca, dove risiede, la cui cima supera di poco i 3mila metri), dormire all’aperto e ridiscendere la mattina successiva.
Diretto, semplice e incredibilmente genuino. Sono queste le caratteristiche che rendono Denis uno degli alpinisti moderni più amati. Ma soprattutto uno che, se ci sarà anche solo la minima possibilità di arrivare in vetta, non si tirerà indietro.
Come di consueto, durante tutto il tempo della spedizione le comunicazioni saranno ridotte dal momento che Denis non porta con sé, per scelta, un telefono satellitare.