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Settantacinque anni di neve a Cortina… Record, sorprese e curiosità

Quanti fiocchi sono caduti, anno dopo anno, sulla conca ampezzana dal 1948 a oggi? Quali sono stati gli inverni più (e meno) bianchi? Il ricordo di quando nel 1956 gli Alpini salvarono le Olimpiadi

L’inverno 1950-51 fu il più nevoso di sempre a Cortina, almeno da quando esistono misurazioni attendibili. Caddero ufficialmente 7 metri e 43 centimetri di neve sommando i totali mensili. Le misure allora venivano prese nella zona sottostante il municipio ogni 2-3 ore e risentivano della compressione dovuta al peso stesso della neve. Considerando invece nevicata dopo nevicata la somma si alza a 11 metri e 20 centimetri. Quella volta, dal 10 al 12 febbraio, nevicò per 72 ore consecutive scaricando 2.69 cm, che si aggiunsero ai 3-4 metri già presenti al suolo. Il 15 maggio 1951 a Cortina in centro la coltre nevosa misurava ancora 90 centimetri. Il 18 aprile, racconta Evaldo Gaspari nel suo documentatissimo volume La ferrovia delle Dolomiti (1994, Athesia) il fendineve, spinto da due locomotori, riuscì finalmente ad andare da Cortina a Dobbiaco e il giorno seguente riprese, dopo 71 giorni di interruzione, il servizio ferroviario normale, anche se tra altissimi muraglioni di neve.

La memoria meteorologica dei più come è noto è corta. Rimangono nella mente, forse, gli eventi veramente estremi. Si racconta, per esempio, che durante il periodo di occupazione delle truppe francesi di Napoleone, nei primi anni dell’800, ci fu persino un’estate in cui la neve non si sciolse del tutto ai 1.500 metri di Pocol, appena sopra Cortina. Ma non esiste documentazione in proposito.

Al secondo posto ufficiale degli inverni più nevosi a Cortina si piazza quello del 2008-09 con la considerevole misura di 6,16 metri. E al terzo posto il 2013-14, quello del famoso blackout che lasciò senza luce Vip e non Vip, con 5,93 metri (dati rilevati da ARPAV, Centro Valanghe di Arabba).

Se possiamo fare questi interessanti e curiosi raffronti, lo dobbiamo a una pagina che ogni anno, aggiornandola, inserisce nel suo calendario La Cooperativa di Cortina. Pagina che mette in fila tutti gli inverni dal 1948 a oggi.

Ovviamente nel corso di questo lungo periodo gli enti misuratori (prima il Comune di Cortina, poi l’Ufficio Idrografico e Mareografico di Venezia e quindi l’ARPAV) sono cambiati e con loro anche i sistemi di rilevazione, ma la Cooperativa, apportando alcune modifiche, ha cercato di rendere la tabella il più omogenea possibile e credibile.

Balzano all’occhio anche gli estremi opposti, come l’inverno 2016-17 con soli 53 cm di neve che pareva quasi non essere esistito, seguito in questa classifica al ribasso dal 2002-03 con i suoi miseri 55 cm, mentre al terzo posto a pari merito si piazzano le stagioni bianche (?) 1989-90 e 2001-02 con 63 centimetri totali.

Nella memoria resta impresso anche l’inverno 1955-56, quello delle Olimpiadi di Cortina quando tutti stavano col naso all’insù in attesa della neve che non cadeva quasi mai (alla fine saranno 114,5 cm totali) rischiando di compromettere le gare di sci. Furono gli Alpini a salvare le competizioni andandola a prendere nei punti più freddi della valle e trasferendola con i camion e poi in spalla con le gerle sui tracciati di gara. Ovviamente non esistevano ancora i “cannoni” sparaneve e il fondo su cui si gareggiava sulla Tofana e sul Faloria esigeva spessori più consistenti di quelli richiesti oggi, visto che non veniva inerbito d’estate ma era sassoso.

Interessanti sono anche le medie decennali dove emerge che gli anni ’70 sono stati i più nevosi (media 383,8 cm), seguiti dai ’60 (313,9 cm) e dai ’50 (270,7 cm). Il decennio più avaro neve è quello degli anni ’90 (in media 137,5 cm).

Il primo decennio degli anni 2000 fa registrare una media di 194,2 cm quello successivo, invece, 226 centimetri.

Molto diversificati tra loro sono gli ultimi tre inverni, con un notevole picco di 4,29 metri nel 2020-21 (per ironia della sorte quello delle restrizioni dovute al COVID) e la poca neve dei due successivi: 113 cm nel 2021-22 e 122 cm l’inverno scorso.

Cosa accadrà per quello in corso? Molto avaro di precipitazioni in novembre e dicembre, ma mentre scrivo queste righe sta nevicando abbondantemente.

E vedremo alla fine dove si piazzerà nell’interessante pagina che ci regalerà ancora una volta La Cooperativa.

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