Itinerari

A piedi in Val Roseg dove l’Engadina è più bella che mai

Si cammina al cospetto del Bernina in una vallata dolce e silenziosa, sebbene sia piuttosto frequentata. Cervi, scoiattoli e passeriformi sono molto confidenti e si lasciano ammirare senza timidezze

“Qui, dove Italia e Finlandia si sono strette in alleanza e dove sembra esserci la dimora di tutti i toni argentei della natura…”. Il filosofo Nietzsche, amante dell’Engadina, la descrive ne “Il Viandante e la sua Ombra” (1877), come la migliore unione delle caratteristiche paesaggistiche della Finlandia, con i numerosi laghi e i rigogliosi boschi, e dell’Italia con la maestosità delle Alpi.

L’Alta Engadina, Engiadin’Ota in lingua romancia, è un vasto altipiano, dal Passo del Maloja a Zernez, impreziosito dai grandi laghi di Segl, di Silvaplana e di St. Moritz, circondati da folte foreste, sovrastate da numerosi solchi vallivi, ampli e ammantati di ghiacci e alte vette che discendono dal Pizzo Bernina. La grandiosità di questi panorami alpestri è stata sfondo e soggetto per i quadri di Giovanni Segantini ed ha ispirarono filosofi e scrittori, tra i quali Friedrich Nietzsche, Marcel Proust, Thomas Mann ed Hermann Hesse. La Val Roseg è luogo imperdibile per chi si reca in Engadina.

Le ciaspole non sono necessarie sino all’Hotel Roseggletscher (1999 m), in quanto l’ampia carrozzabile innevata è sempre costantemente battuta e curata. E’, quindi, possibile camminare tranquillamente a piedi. Le racchette da neve sono, invece, necessarie per proseguire oltre, lungo la testata della valle o giungere sino al Lago del Ghiacciaio (Lej da Vedret; 2161 m). La camminata lungo il fondovalle è semplice, adatta a tutti e consente di entrare in contatto con una natura varia, di vedere animali come scoiattoli e uccelli passeriformi (cincia, pettirosso, picchio muratore, ecc). Questi ultimi sono tanto confidenti da beccare i semi dalle mani dei turisti. Frequente anche l’incontro con gruppi di cervi e camosci.

Si può intraprendere la passeggiata a piedi o utilizzando il servizio della carrozza trainata da cavalli. La Val Roseg è molto interessante anche per lo sci di fondo con piste sempre accuratamente battute. Dal Centro fondo di Pontresina (1770 m), per esempio, si entra in Val Roseg. In circa 2 ore e dopo 7 Km, si raggiunge l’Hotel Roseggletscher. La pista prosegue anche oltre, sino alle falde del ghiacciaio, due chilometri e 100 metri di dislivello più in là.

L’itinerario

Partenza: Stazione di Pontresina (1774 m)
Arrivo: Hotel Roseggletscher  (1999 m)
Durata: 1.45 ore
Difficoltà: Semplice, battuto sino all’Hotel Roseggletscher, ciaspole necessarie per proseguire oltre
Dislivello: + 230 m

Si parte dalla stazione della Ferrovia Retica di Pontresina. Cartelli gialli indicano la direzione per la Val Roseg. Si cammina nel bosco sulla strada sterrata, oppure lungo il sentiero che si snoda sul versante orografico destro che, verso la fine, si ricongiunge con la principale (in ogni modo, prestare attenzione alla traccia dedicata alla pista da fondo che deve essere sempre lasciata integra).

Giunti all’Hotel Roseggletscher (1999 m) è possibile rilassarsi, grazie all’ampia terrazza panoramica, oppure proseguire verso ulteriori, e numerose, mete. Vale la pena camminare ancora per una ventina di minuti verso la testata della valle, sino a giungere in vista delle cime del Bernina e del Piz Roseg, oppure continuare sino al Lago del Ghiacciaio (Lej da Vedret; 2161 m; 1,15 ore dall’hotel; + 162 m), ancora senza nome sulle carte, poiché formatosi abbastanza recentemente a causa della retrazione del ghiacciaio. Le sue verdi acque, bianche di ghiaccio in inverno, sono alimentate dalla fusione della Vedretta da Roseg e della Vedretta della Sella.

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