Al Gran San Bernardo comanda lo skialp
41 itinerari, 31 in Valle d’Aosta e 10 in Vallese, con gradi di difficoltà per ogni capacità. Una App con informazioni in tempo reale su ognuno di essi. Luoghi incantevoli. Qui le pelli di foca sono protagoniste assolute
Se negli anni 80/90 il turismo degli sport invernali era legato quasi esclusivamente allo sci alpino e ai grossi impianti di risalita, sono oggi invece diverse le località che decidono di investire su forme di sviluppo alternative. Come lo sci alpinismo, appunto, che nella vallata del Gran San Bernardo ha trovato una delle sue location d’elezione.
“SKIALP@GSB – Sci Alpinismo nelle Valli del Gran San Bernardo (Valle d’Aosta e Vallese)” è un progetto finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale e finalizzato a promuovere la disciplina dello scialpinismo. Avviato nel 2016 dal Comune di Saint-Rhemy-en-Bosses e dal Distretto d’Entremont in Svizzera, è entrato nel vivo nell’inverno 2019/20. La finalità è promuovere la disciplina dello sci alpinismo attraverso una serie di interventi che vanno dalla creazione e recensione di nuovi e vecchi itinerari, fino alla realizzazione di servizi (come i bus-navetta su prenotazione) per rendere più facili e sostenibili gli spostamenti. Non da ultimo promuovere i prodotti tipici locali e le strutture di accoglienza del territorio, convogliando tutte le informazioni in una App semplice da scaricare e intuitiva da utilizzare. A trarne beneficio non sono, ovviamente, solamente gli amanti di questo sport, ma anche tutta l’economia turistica della zona.
Un park per gli appassionati di sci alpinismo, in pratica, con itinerari che vanno dai più semplici e sicuri, che permettono di risalire tracciati poco distanti dalle piste di Crevacol fino ai più lunghi e impegnativi che si sviluppano in ambiente. La App Ski Alp Gran San Bernardo non fornisce solamente informazioni sui singoli tracciati, con tanto di percorso gpx, ma informa gli utenti in tempo reale sulle condizioni di innevamento e sicurezza degli stessi.
Inquadrando un QR Code (immagine in fotogallery) è inoltre possibile scaricare la mappa delle piste da sci e dei tracciati, compresi quelli che verranno inaugurati nella stagione invernale 2023/24.
Il Bivacco posto in cima alle piste da sci di Crevacol è il simbolo di questo progetto. Di facile accesso e riscaldato, permette agli scialpinisti di sostare per cambiarsi e i più “coraggiosi” non rinunciano a portare materassino e sacco a pelo per trascorrervi la notte e godersi un’alba da favola. Un secondo bivacco, identico, è stato recentemente posizionato tra il Mont Fourchon e il Pain de Sucre, a 2.840 metri di quota.
Lo Skialp-Bus, cioè il sistema di trasporto che funziona su chiamata, è attivo nei territori di Saint-Rhémy-en-Bosses, Saint-Oyen e Etroubles, e consente di spostarsi senza dover utilizzare la propria auto. Permette di raggiungere la partenza degli itinerari dalle strutture degli operatori turistici che aderiscono al progetto oppure collega i diversi itinerari scialpinistici. È altresì previsto il collegamento con il territorio di Bourg-Saint-Pierre nel Vallese (CH), utilissimo per rientrare in Italia dopo essersi goduti la discesa verso la Svizzera.
Quattro idee per divertirsi
Crevacol, sui tracciati dedicati a scialpinisti e ciaspolatori (facile)
Crevacol, località sciistica esposta a sud e molto in voga negli anni ’80, è ideale anche per le famiglie. Le piste hanno una pendenza considerevole (prevalenza di piste rosse) e pertanto anche gli itinerari di risalita non sono, per così dire, “pianeggianti”. Niente paura: con un po’ di impegno e con qualche pausa, anche i meno allenati possono arrivare al panoramico Bivacco in un tempo che varia dall’ora e mezza alle due circa. Un consiglio: partenza da qui, se avete ancora gambe buone, parte l’itinerario che in un’ora circa e senza grandi pendenze porta alla “Testa di Crevacol”.
Col Serena (media difficoltà)
1100 metri di dislivello, esposta a Nord-Est consente di sciare su neve buona e spesso farinosa grazie alle temperature basse della – non a caso chiamata – Coumba Freida. Dopo una prima parte che si sviluppa su pendenze moderate, se ne affronta una seconda in cui l’inclinazione si fa decisamente più severa. Sono richieste una buona preparazione tecnica e un buon allenamento.
Mont Fourchon (media difficoltà)
Arrivando a quote elevate è forse tra le prime gite di novembre e poi, quando riapre la strada per il Passo, una classicissima primaverile. Partendo da Saint-Rhémy en Bosses si affrontano 1200 metri di dislivello, potendo invece salire con l’auto questo si riduce a 600 metri circa. Dalla vetta il panorama è eccezionale con vedute di grande pregio sulla parte settentrionale del Massiccio del Monte Bianco oltre ad ampie vedute sulle Alpi Pennine.
Mont Flassin (media difficoltà)
È forse, insieme a quella che arriva al Col Serena, salita scialpinistica più frequentata del vallone del Gran San Bernardo. 1400 metri di dislivello positivo e di relativa discesa lungo pendii che salgono in maniera abbastanza dolce e costante. Esposto a Nord, presenta neve in buone condizioni per l’intera stagione e, se siete fortunati, anche una discreta quantità di powder.