Arrampicata

Adam Ondra e la via più dura della Croazia: un video tutto da vedere

Le straordinarie immagini, appena diffuse, della prima salita di B je to! (9b), effettuata dallo scalatore ceco a fine settembre

Il 28 settembre, Adam Ondra libera B je to! (9b) al secondo giorno di tentativi. Si tratta della linea più dura della Croazia, chiodata da Ondra stesso ad agosto durante un viaggio di famiglia. La via si trova nella cava di calcare di Vranjača, vicino alla famosa falesia di Paklenica. È appena uscito un video che racconta la salita, con i commenti di Ondra.
Vicino a Zara, in Croazia, si trova la catena montuosa di Velebit, con una falesia molto famosa, Paklenica. Questo è uno dei luoghi dove ho iniziato a scalare: i miei primi 6a, 6b, 6c+ da primo”.
Anni dopo, Ondra torna a scalare a Paklenica con Marco, un climber locale, e lui gli rivela che c’è del potenziale in una cava poco distante. “Nel 2020 abbiamo fatto un giorno di arrampicata a Vranjača, ed ero stupefatto. Mi è piaciuta moltissimo la qualità della roccia, considerando quanto è grande e strapiombante la cava: ero sicuro che sarei tornato”.
Durante la vacanza di famiglia, il ceco inizia a chiodare: prima A je to, un 9a/a+. Questo nome, come quello del 9b, si riferisce a un cartone animato molto amato da Adam. “Ma sapevo che sulla destra c’era un progetto più difficile, con la partenza in comune. Dopo un inizio molto faticoso per le braccia, la linea sale su dritta verso un crux ‘boulderoso’. Ho fatto tutti i movimenti, e ne ho collegati alcuni in estate, ma sapevo che avrei avuto bisogno di tornare più in forma e con migliori condizioni per chiuderla”.

A settembre si fa sul serio

A fine settembre Ondra è sul posto, in Croazia. La parte bassa della via è facile, ma richiede un’arrampicata veloce per non perdere potenza. Dopo la sezione iniziale si trova un riposo di ginocchio, utile per rilasciare tensione dalle braccia ma molto faticoso per il piede destro. “Poi, tre movimenti su tacchette, forse di 7c+, portano alla parte più dura della via. Un movimento davvero al limite, dopo il quale non si può comunque tirare il fiato”.

Una volta completato il boulder, Ondra si rilassa e pensa di avercela fatta. Tuttavia, ha sottovalutato che il riposo utilizzato in basso ha stancato molto le sue gambe, e anche il fatto di aver utilizzato scarpe nuove molto piccole.
Non sentivo più le dita dei piedi. Ho deciso di non perdere tempo e di continuare fino al secondo crux. Sono riuscito a passarlo, ma è stata una vera battaglia. Da lì, arrivare in cima è stato facile, anche perché questa parte è in comune con A je to! e la conoscevo già.

Rinviare la catena è sempre bello. Questa in particolare, una prima salita e il primo 9b della Croazia…è stata ancora meglio. Viaggiare e scoprire nuovi luoghi è parte dell’arrampicata. Mi piace molto chiodare, pulire e liberare nuove vie, ma amo anche vedere che il mio passaggio e le mie creazioni spingono le persone della zona ad arrampicare di più. Spero che questo accada anche a Vranjača, nella community locale”.

 

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