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La società della neve: sopravvivere in condizioni estreme

Da ieri 4 gennaio è disponibile su Netflix il film di J.A. Bayona che racconta il tragico incidente di un velivolo uruguayano sulla Cordigliera delle Ande e la cruda lotta per la vita dei sopravvissuti

Esistono nella storia umana eventi talmente catastrofici, dolorosi e traumatici che sopravviverci fa domandare, a chi li ha vissuti, se essere ancora in vita sia un miracolo o un’atroce condanna. È da questa terribile permessa che parte il racconto della storia vera di La società della neve, film di J. A. Bayona che con una perizia e un’immersività totali racconta – fino all’ultimo dettaglio – cosa abbiano dovuto passare i passeggeri di quel velivolo uruguayano che il 13 ottobre 1972 si schiantò sulla glaciale cordigliera delle Andre lasciando i sopravvissuti a dover lottare per la propria vita per settimane con temperature 30 gradi sotto lo zero, in mezzo al nulla se non a silenti crinali innevati.

La società della neve parte con la presentazione di quello che avrebbe dovuto essere un viaggio di piacere per una giovane squadra di rugby uruguayana. Ragazzi con sogni, speranze, che sulla soglia della maturità decidono di recarsi da Montevideo a Santiago del Cile per passare un’ultima vacanza insieme prima di prendere strade diverse. Sul volo, insieme a loro, ci sono altri passeggeri, il clima è euforico, ma all’improvviso una turbolenza si trasforma in un incubo: forse per un errore del pilota il velivolo perde il controllo e precipita sulle montagne tra le più impervie al mondo. Dodici persone muoiono immediatamente all’impatto o vengono spazzate via, sotto lo sguardo cosciente degli altri, dallo scoperchiarsi a metà della lamiera dell’aereo. Questa angosciante dinamica è solo l’inizio di La società della neve, perché da quel momento in poi chi sopravvive deve fare i conti con l’idea di essere vivo ma di non poter scappare da nessuna parte, di dover centellinare le poche provviste e di dover veder morire, uno dopo l’altro, chi non ha abbastanza forze.

Una montagna affascinante e meravigliosa si trasforma così in una prigione ghiacciata a cielo aperto. Sulla sommità è visibile solo un cielo azzurro e una bianca distesa di neve a perdita d’occhio, con intorno nessuna forma di vita e la minaccia costante delle valanghe stagionali. I soccorsi tarderanno ad arrivare e dopo un po’ si comincerà a perdere le speranze, a dove pensare l’impensabile per sopravvivere e poi, per chi metterà da parte il quotidiano senso etico del vivere in società, a doverlo effettivamente fare.

La società della neve con la sua terribile storia riflette duramente, nei fatti e tramite la voce narrante di un sopravvissuto, su cosa voglia dire vivere in tali condizioni, quale possa essere il prezzo della sopravvivenza e la consistenza volubile della morale in situazioni in cui l’uomo è esattamente al pari di un animale. J. A. Bayona riesce in più di due ore a tenerci incollati allo schermo – col fiato più che sospeso -, mostrandoci l’evoluzione di una storia che più va avanti più scava negli anfratti dei nostri istinti più primordiali.

Come aveva già raccontato lo scrittore Pablo Vierci nel libro omonimo (sempre del 2023), alcuni dei sopravvissuti dovranno quindi affrontare di petto la montagna e mettere alla prova finale la propria resistenza fisica per intraprendere una marcia disperata lungo i crinali della cordigliera delle Ande, con strumentazioni fai-da-te ricavate da ciò che è rimasto dall’impatto e, nel cuore la chiara consapevolezza di fare l’ultimo tentativo possibile.

Il film è stato girato in Sierra Nevada, in Spagna, a Motevideo (Urugay) e sulle Ande cilene e argentine compreso il luogo stesso dell’incidente. Sono state utilizzare tre repliche dei resti della fusoliera: una in un hangar dove uno schermo alto 30 metri mostrava le immagini delle Ande filmate ad hoc, una sepolta nella neve artificiale e l’altra in un laghetto a 3.000 metri. Costituita da 3 unità di riprese, la produzione del film ha coinvolto circa 300 persone.
Presentato fuori concorso all’80ma edizione della Mostra del cinema di Venezia, La società della neve è disponibile su Netflix.

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