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Sergio Martini replica a muso duro: “ le prove ci sono”

Accusato anche lui di non avere salito tutti gli Ottomila, l’alpinista trentino risponde con decisione. La solidarietà della Sosat

“Salire, per alpinisti del calibro di Martini e Messner, non è un’avventura da talk show televisivo; non è una ricerca di record personali o un numero da circo. C’è nell’arrampicare una cultura profonda, un legame con la natura, un dialogo con la materia della montagna ed una spiritualità che trascende ogni record, ogni ricerca di immagine ed ogni esibizionismo da prima pagina. Nel ribadire quindi la certezza dei risultati conseguiti in una lunga, quanto straordinaria, carriera come quella di Reinhold Messner e di Sergio Martini, auspichiamo che i grandi traguardi dell’alpinismo non si misurino in record, ma continuino ad essere mete di sport, di cultura, di amore per la natura e di sfida costante e rispettosa ai limiti dell’umano. I record li lasciamo a coloro che, simpaticamente, cuociono la torta più grande del mondo o mangiano più uova di qualsiasi altro vivente”. Queste le parole di Luciano Ferrari, presidente della Sosat, in una nota rilasciata alla stampa in cui ribadisce la massima solidarietà ai due alpinisti da parte dell’ultracentenario sodalizio di alpinisti trentini.

Suo malgrado, infatti, anche Sergio Martini è finito sotto la mannaia del Guinness dei primati. Al silenzioso alpinista trentino, che ha completato la sua collezione di Ottomila raggiungendo la vetta dell’Everest nel 2000, sono state contestate le salite dell’Annapurna e del Manaslu. La ragione è la solita, non avrebbe raggiunto la vera vetta. Ma lui, solitamente piuttosto schivo, non ci sta e replica a muso duro:“si tratta di vere e proprie falsità”,  ha dichiarato al quotidiano T, “soprattutto per quanto riguarda la carenza di documentazione. C’è tutto. E ci sono anche le testimonianze di chi era con me. Non ho mai cercato pubblicità rispetto alla mia attività di alpinista, che ho sempre vissuto come un’esperienza personale, non mi interessano cosa pensano gli altri. Ma queste accuse sono semplicemente false e prive di fondamento”.

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Un commento

  1. a me tutta questa gente fa un po’ pena, che non trovino nulla di piu’ importante nella vita che collezionare records… tutti si ricorderanno il primo che ha salito tutti i 14 8000, ma degli altri non frega praticamente niente a nessuno

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