Itinerari

Il Santuario e l’Oratorio di Cuney, gioielli valdostani d’alta quota

Su un pianoro a 2.652 metri di quota nella valle di Saint Barthélemy, il piccolo santuario è meta di escursioni tutto l’anno. Dal sapore particolare.

La valle di Saint Barthélemy è una delle più autentiche e selvagge della Val d’Aosta. Appena sfiorata dal turismo offre un ambiente naturale integro con imponenti boschi di larice, rilassanti  pascoli, alpeggi e bivacchi. Sono numerose le possibilità di escursioni ed ascensioni. La valle si divide in due laterali, quella di Praz e la principale che conduce a Lignan (1633 m), caratteristico borgo in pietra e legno che circonda la chiesa che sembrerebbe risalire al 1153, data della prima documentazione scritta. Lungo gli itinerari si ammirano interessanti visioni e panorami d’ampio respiro sulle cime della Grivola e del Mont Emilius che si trovano sul versante idrografico opposto della Valle della Dora.
Belle e selvagge anche le montagne proprie della valle di Saint Barthélemy. La zona di Lignan, da dove parte l’itinerario per il Rifugio Oratorio di Cuney, infatti, è ricca di vette che toccano i 3000 m: il Monte Faroma (3073 m), il Monte Pisonet (3205 m), la Becca del Merlo (3234 m), la Becca d’Arbière (3320 m) e la Becca di Luseney (3504 m). Sono cime oscurate dalla presenza e dalla fama dei 4000 della Valle d’Aosta, ma che se sorgessero in un’altra zona dell’arco alpino avrebbero sicuramente una maggiore rilevanza. Il rifugio è adiacente al Santuario Mariano di Cuney. Consacrato nel 1659 a 2.652 metri di quota, è dedicato alla Madonna delle Nevi. Il 5 agosto di ogni anno ha luogo una processione religiosa con la suggestiva cerimonia di benedizione delle acque, durante la quale la croce viene bagnata nelle acque del lago per 3 volte.

La morfologia della valle, la sua posizione e il clima particolarmente secco e poco piovoso, sono caratteristiche che favoriscono l’osservazione del cielo. Il relativo isolamento riduce pure al minimo l’inquinamento luminoso, il peggior nemico per gli appassionati di astronomia. Nel 2003 è stato inaugurato, a Lignan, l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Moderno e attrezzato con la migliore strumentazione scientifica è utilizzato per attività di ricerca, divulgazione e didattica, anche per insegnanti e studenti. Si organizzano, inoltre, gli “Star Party”, manifestazioni per riunirsi ed osservare le magie del cielo, condotte da esperti astronomi. La visita, prima o dopo l’escursione è assolutamente consigliata.

Tra alpeggi e laghetti d’alta quota

Da Lignan si continua in auto sino al parcheggio di Porliod, dove cartelli gialli segnalano i percorsi. Si sale su una mulattiera, passando a fianco di alcune case sino ad alcuni cartelli e ad un bivio. Si prosegue sul sentiero di sinistra (n° 11 b; indicazioni Santuario di Cuney) che sale ripidamente attraversando un bosco di larici. Si continua lungo il sentierino sino a spuntare in zone di pascolo, dominate dalle forme scure del Monte Faroma. Ancora avanti, per prati, sino all’Alpe Tza Fontaney (2302 m), un gruppo di baite recentemente ristrutturate. La vista, a 360°, spazia dal vicino Monte Faroma (3073 m) alle montagne del Col di Salvé, alle docili forme del Monte Morion (2700 m), alle masse glaciali del Gruppo del Monte Rosa che spunta, imponente dietro gli  spartiacque della Valtournenche.  Volgendo lo sguardo in direzione sud  si possono ammirare il gruppo del Mont Emilius, della Grivola e le montagne della Valle Centrale. Si continua per un tratto in piano, per poi salire sino al Col Salvé (2568 m), segnalato da una croce e con vista ancora più ampia sul Monte Rosa. Seguendo i cartelli, si perde leggermente quota sino ad un bivio. Un sentiero scende, per poi risalire verso Cuney. E’ un percorso semplice, senza alcuna difficoltà. L’altro, senza perdere quota, è più breve, meno faticoso, ma più esposto, con la presenza di alcune funi metalliche. Entrambi i percorsi si congiungono attraversando una zona di laghetti e torrenti sino al rifugio, circondato dall’anfiteatro roccioso da cui svettano il Monte Pisonet (3205 m) e la Becca del Merlo (3234 m).

Partenza: Porliod (1876 m)
Arrivo: Rifugio Oratorio di Cuney (2652 m)
Dislivello: 776 m
Durata: 2 ore e 45 minuti
Difficoltà: E

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