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Sul sito dei Piolets d’Or una lista delle 53 ascensioni top del 2022. Ma non è quella ufficiale

Ad alimentare le voci incontrollate che precedono da sempre l’assegnazione dei premi provvede quest’anno la stessa organizzazione. Tanti, comunque, gli italiani citati nel documento

L’assegnazione dei Piolets d’Or per le imprese alpinistiche più significative del 2022 è in programma a Briancon dal 14 al 16 novembre. Come di consueto, già con diverse settimane di anticipo le voci sui possibili vincitori si rincorrono. Ma, naturalmente sempre di ipotesi senza fondamento si tratta. Ad alimentarle provvede lo stesso sito ufficiale della manifestazione (www.pioletsdor.net) che nei giorni scorsi ha pubblicato un elenco rappresentativo di ascensioni significative e innovative nella maggior parte delle regioni montuose del mondo, scalate nel corso del 2022.
Non si tratta dell’elenco ufficiale delle salite nominate per i Piolets d’Or, ancora da definire, ma solo di una selezione di 53 vie classificate come degne di nota effettuate in tutto il mondo. I gradi sono quelli indicati dai primi salitori e non sono confermati.
La lista è stata compilata da Lindsay Griffin (Senior Editor, American Alpine Journal), con l’aiuto di Dougald MacDonald (Redattore capo, American Alpine Journal) e Rodolphe Popier (Club Alpin Francais). La  pubblicazione sul sito ufficiale ha però alimentato, non senza ragione, l’equivoco che si trattasse della lista che verrà presa in considerazione dai giurati. Ripetiamo, niente di ufficiale.
Con un pizzico di sano campanilismo segnaliamo di seguito le ascensioni effettuate da scalatori italiani che compaiono nell’elenco.

Le ascensioni con alpinisti italiani citate nella lista

Alpi Orientali – Dolomiti

Prima traversata completa della cresta principale del Catinaccio (otto cime, 17 km, 5.000 m di dislivello fino al VI) in solitaria invernale, da parte di Simon Gietl.
Prima solitaria del Moulin Rouge (385 m, 7b+) nella Roda di Vaèl, massiccio del Catinaccio, per Jonas Hainz.

Alpi Orientali – Austria – Zillertal

Apertura di Goodbye Innsbrooklyn (800 m, drytooling nella metà inferiore e VIII- nella metà superiore) sulla parete nord-ovest dello Schrammacher, da parte di Martin Sieberer (Austria) e Simon Messner.

Alpi Occidentali

Prima salita di Triple Zero (600 m, AI4+, M7) sulla parete est della cresta Albertini di Punta Margherita, Grands Murailles, effettuata da François Cazzanelli, Jerome Perruquet e Francesco Ratti.
Prima invernale e seconda integrale di Padre Pio, Echelle vers le ciel (1.300 m, 7b, 6c obbl) sulla parete sud del Cervino, per François Cazzanelli, Francesco Ratti e Emrik Favre.

Apertura da Essere o non essere (550 m, AI5, M7, 85º) al Breithorn Centrale (4.159 m), da parte di François Cazzanelli, Jerome Perruquet e Stefano Stradelli.

America del Sud

Prima salita di Brothers in armi (1.200 m, 7a, A2, C1, 90º) sulle pareti est e nord del Cerro Torre (3.128 m), nel massiccio del Chaltén, da parte di David Bacci, Matteo della Bordella e Matteo de Zaiacomo.

Asia – Pakistan

Prima salita dello Shaue Sar (6.653 m), nell’Hispar Muztagh, attraverso la parete nord e la cresta nord-est (2.000 m dal CBA, 85º), di Philipp Brugger, Lukas Waldner (Austria) e Tomas Franchini.

Prima salita di Refrigretor Off-Width (7a, A2, M5) sulla parete est dell’Uli Biaho Great Spire (5.594 m), sul Baltoro Muztagh, da parte di Alessandro Baù, Leonardo Gheza e Francesco Ratti.

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