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Enorme frana dalla Torre di Castelfranco. Sentieri interrotti.

Dalla parete accanto alla Est del Monte Rosa, la colata di massi ha raggiunto la morena del ghiacciaio del Belvedere. Immagini impressionanti, ma nessun danno alle persone

Appena uscito da una fascia boscosa, un trail runner in allenamento butta l’occhio sul versante opposto della vallata. C’è troppo bianco laggiù, che è successo? Scatta così la segnalazione della frana che si è staccata dalle Torri di Castelfranco, ai margini della parete Est del Monte Rosa, per raggiungere la morena del Ghiacciaio del Belvedere. Complici l’ora (presumibilmente) notturna del distacco e la scarsità di escursionisti in queste giornate di tempo incerto, non si devono fortunatamente contare vittime o dispersi. I problemi però non mancano. Il frequentato Sentiero naturalistico che sale da Macugnaga fino alla conca dell’Alpe Fillar  è interrotto, mentre al momento è impossibile il Bivacco Belloni (2.500 m) storico avamposto d’alta quota ai piedi del Gran Fillar ma anche frequentata meta di escursioni in giornata. La frana ha inoltre interessato il percorso segnato con balise e ometti che attraversa la morena del ghiacciaio dalla seggiovia del Belvedere. Rimane invece percorribile in sentiero che porta al Rifugio Zamboni, in quanto tracciato sul lato più distante della morena del Belvedere.

Anche se non si conosce l’esatto momento del distacco, potrebbe essere proprio questo il motivo dell’innalzamento del torrente Anza, che un paio di giorni fa ha danneggiato il guado a valle dell’Alpe Burky (già ripristinato) senza peraltro determinare nessun tipo di pericolo per la popolazione.

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