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Riaperta a Lana la funivia di Monte San Vigilio

Rinnovato completamente lo storico impianto inaugurato nel 1912, che porta in una delle aree escursionistiche meno conosciute dell’Alto Adige

La riapertura, avvenuta in questo mese di agosto dopo nove mesi di lavori, della funivia che collega Lana a Monte San Vigilio, ha restituito agli escursionisti di ogni livello una delle aree più sorprendenti dell’Alto Adige.

Unico mezzo per raggiungere la montagna della regione di Lana, poco distante da Merano, la funivia è la seconda più antica d’Europa, fu infatti costruita dall’ing. Luis Zuegg nel 1912, ma ora si con una nuova veste e tante migliorie tecniche.
Le nuove cabine saranno più grandi e prive di barriere architettoniche, trasportando fino a 40 passeggeri ad una velocità di 10 s/m. L’intero tragitto fino alla stazione a monte durerà così solo sei minuti e saranno così ridotti anche i tempi di attesa. Dalla stazione a monte della funivia partono vari sentieri panoramici di difficoltà medio-bassa, tra cui lo storico “Alter Jochweg”, che anticamente conduceva i fedeli alla chiesetta San Vigilio per la messa domenicale; oppure il “Glaubensweg”, il Sentiero della Fede, con sei punti di sosta attrezzati che invitano alla riflessione sul valore e sul significato della vita, unendo la meditazione al piacere del trekking. A piedi si raggiunge anche la cima, ma c’è anche una seggiovia monoposto che dalla stazione a monte della funivia porta ai 1.814 metri della vetta.

Il panoramico anello del Colle Scabro

Ci si mette in cammino dalla vetta seguendo il segnavia n.4 che scende brevemente verso ovest e, passando tra l’Albergo Jocher e la chiesetta di S. Vigilio porta al vicino giogo.

Da qui si seguono i segnavia n. 9-30 salendo in moderata pendenza attraverso un bosco di abeti fino a quando compare sulla destra il Colle Scabro (Rauher Bühel). La vista che si gode da questa elevazione in condizioni di bel tempo è stupenda. Poco distante, guardando verso occidente si notano il Giogo Alto e la Guardia Alta, affascinanti ma riservati a escursionisti esperti.

La discesa diretta alla Malga di Naturno, da qui è possibile ma faticosa. Meglio piuttosto scendere per un breve tratto aggirando anche il successivo cocuzzolo, fino a un vasto pianoro che si attraversa in direzione nord (segnavia n. 9B), raggiungendo poi rapidamente e senza difficoltà la Malga di Naturno. Da qui si procede seguendo il segnavia n.30 che riporta a Monte San Vigilio. In tutto si cammina per 10,5 km con un dislivello positivo di 217 metri.

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