Turismo

Cinque parchi di Land Art sopra i mille metri di quota

Anche in Italia l’Arte contemporanea risale pascoli e montagne. Ecco dove vedere le installazioni più belle o più nuove, dalle Dolomiti alla Calabria

La Land Art è una forma d’arte contemporanea nata tra il 1967 e il 1968 negli Stati Uniti d’America grazie al pensiero illuminato di Christo, considerato il padre di questa modalità di espressione artistica che mette in primo piano il rapporto tra l’uomo e la natura creando tra loro un legame indissolubile. Le opere, spesso realizzate con materiali naturali, hanno di solito una durata limitata nel tempo essendo volontariamente “lasciate in balia della natura” e quindi sottoposte alle intemperie dalle quali vengono plasmate e modificate di continuo. Le opere di Land Art hanno di frequente forme geometriche – cerchi, parallelepipedi, spirali – e di norma sono realizzate direttamente in loco con dimensioni macroscopiche.

In Italia sono diversi i siti, anche in montagna, che ospitano questa forma d’arte contemporanea. Padre della Land Art in quota in Italia è Arte Sella, aperto nel 1986 in una valletta laterale della Valsugana (TN) e ancora oggi il più visitato per il numero e la grandiosità delle opere. Ma in tutto il Paese si possono ammirare notevoli parchi d’arte a cielo aperto. Eccone cinque, tutti sopra i mille metri di quota.

1. Respirart   – Val di Fiemme (TN)

Minds eye di Olga Ziemska Parco di arte RespirArt 2015. Credits Eugenio Del Pero, Latemar Dolomites.
Minds eye di Olga Ziemska Parco di arte RespirArt 2015. Credits Eugenio Del Pero, Latemar Dolomites.

Respirart è uno dei parchi d’arte più alti del mondo ed è situato a oltre 2000 metri di altitudine sopra Pampeago. Si distende lungo un percorso di circa 3 chilometri ai piedi delle cime del Latemar, riconosciute Patrimonio Naturale dell’umanità dall’Unesco. E’ composto da 36 installazioni, in buona parte visibili anche in inverno con gli sci ai piedi e sempre raggiungibili con la “Seminovia” da cui i visitatori, durante la risalita in seggiovia, possono lanciare semi di erbe e fiori autoctone. Da questa estate grazie al progetto “Parole in Alto” è inoltre possibile ascoltare in cuffia due racconti ispirati direttamente all’ambiente circostante scritti dal finalista del Premio Campiello Antonio Pascale e dalla scrittrice e fotografa Elena Guerri Dall’Oro.
Info: www.respirart.com

2. SMACH 2023 – Val Badia (BZ)

MACH 3, Egeon Explosion 2023. installazione ambientale. Credits Gustav Willeit
MACH 3, Egeon Explosion 2023. installazione ambientale. Credits Gustav Willeit

La sesta edizione della Biennale d’Arte Pubblica delle Dolomiti ha, quest’anno, come parola chiave il termine sprouting, che letteralmente significa germogliare e vuole simbolicamente significare la nascita di una nuova vita vegetale da curare e proteggere. SMACH 2023 è una sorta di open call per artisti internazionali in grado di creare connessioni nel mondo naturale, simbiosi tra uomo e natura e porre l’attenzione sull’uso avventato delle risorse naturali.
Il percorso estende per 65 chilometri con 10 installazioni in altrettante località della valle visitabili anche nel corso dello speciale Art Trekking – di 4 giorni – studiato per l’occasione. L’accesso ai siti è gratuito.
Info: www.smach.it

3. Parco del Sojo – Lusiana (VI)

Pesce grande mangia pesce piccolo. Foto di Marco Cesandri, Parco del Sojo
Pesce grande mangia pesce piccolo. Foto di Marco Cesandri, Parco del Sojo

Il Parco del Sojo, in provincia di Vicenza, è un museo privato a cielo aperto dove si possono ammirare 80 opere d’arte contemporanea. Le opere, per lo più realizzate con materiali naturali, sono create da artisti italiani e stranieri che le hanno ideate con la volontà di integrarsi perfettamente e rispettosamente nella natura. Il Parco del Sojo si distende su circa otto ettari di terreno montano, quasi tutti all’interno di un bosco ed il percorso da fare per vedere le installazioni è di media difficoltà, per questo, è richiesto un abbigliamento sportivo. Per accedervi è necessaria la prenotazione da effettuare con almeno due giorni di anticipo.
Info: www.parcodelsojo.it

4. OCA, Oasy Contemporary Art – San Marcello Piteglio (PT)

Oasi Dynamo,TR. Foto di Andrea Alfieri
Oasi Dynamo,TR. Foto di Andrea Alfieri

Sull’Appennino Pistoiese, all’interno dell’Oasi Dynamo di San Marcello Piteglio, è stata inaugurata a inizio agosto OCA OasyContemporaryArt, un luogo che racchiude appieno, nel nome che porta, e entrambe le sue anime: quella di oasi naturalistica e quella di spazio per l’arte contemporanea.
Ci si arriva percorrendo un sentiero di tre chilometri nel bosco e, come amano ripetere gli organizzatori, l’esperienza comincia con il cammino, non con l’arrivo a destinazione.
A caratterizzare la visita sono le opere dell’artista svedese David Svensson e del fotografo italiano Massimo Vitali, con due progetti pensati apposta per OCA con l’idea secondo per cui proteggere la natura non significa proibirne la fruizione, ma viverla secondo la cultura del rispetto e della conoscenza.
Oasi Dynamo, che si estende per circa mille ettari, arrivando sino a 1.100 metri di altitudine, era la riserva di caccia della famiglia Orlando, che sulla montagna pistoiese, nel 1911, aveva fondato lo stabilimento della SMI, la Società Metallurgica Italiana. Recuperata nel 2006, la riserva è oggi un territorio prevalentemente boschivo, dove vivono specie di piante rare ed una grande varietà di animali selvatici. L’oasi si è aperta negli anni anche all’ospitalità, all’eco turismo, alla divulgazione di una cultura sostenibile dell’ambiente.
Info: www.oasycontemporaryart.com

5. Arte Pollino – Latronico (PZ)

Arte Pollino. Credits Giuseppe Penone
Arte Pollino. Credits Giuseppe Penone

Il Parco Nazionale del Pollino è l’area protetta più estesa d’Italia ed è qui che per promuovere la crescita del territorio attraverso lo sviluppo dell’arte contemporanea è nata, nel 2008, Arte Pollino. Artisti del calibro di Giuseppe Penone, Anish Kapoor e Carsten Höller, Claudia Losi, Anni Rapinoja, Nils-Udo e Mario Brunello hanno espresso un nuovo modo di guardare il territorio attraverso le loro opere permanenti, site-specific.
Info: www.artepollino.it

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