Ambiente

Salvare le foreste per salvare il Pianeta

La Fondazione Edmund Mach (FEM) ha avviato il progetto internazionale Remo Trees con l’obiettivo di monitorare lo stato di salute di aree boschive “inaccessibili”. Sotto osservazione la Val di Cembra

Tempeste e bombe d’acqua al nord, incendi e ondate di calore al sud rappresentano due facce della stessa medaglia, ovvero il cambiamento climatico. Le foreste, importanti servizi ecosistemici per l’uomo e le sue attività, sono sempre più minacciate dalle conseguenze devastanti del cambiamento climatico.

Con l’obiettivo di monitorare lo stato di salute di alcune delle aree boscate più inaccessibili del pianeta è stato recentemente lanciato un progetto internazionale, coordinato dalla Fondazione Edmund Mach (FEM) e finanziato dal programma Horizon Europe. Uno studio che porterà al monitoraggio delle foreste più remote del pianeta, promuovendone la resilienza, la conservazione della biodiversità e dei valori ambientali ad essa collegati. Non dobbiamo dimenticarci di come le grandi aree boscate si possono configurare come un’arma in grado di contrastare gli effetti nocivi del cambiamento climatico in atto; tuttavia, tale capacità dipende in larga misura dal loro stato di salute e questo a sua volta è diretta conseguenza del come tali aree vengono gestite e tutelate.

Lo studio: monitoraggio e salvaguardia delle foreste più remote del pianeta

Lo studio, con capofila la Fondazione Edmund Mach (FEM), è basato su un nuovo strumento con tecnologia “Internet of things, il quale verrà testato sul campo in n. 15 siti su scala spaziale mondiale. Tale strumento sarà in grado di registrare e gestire da remoto e in tempo reale una serie di informazioni quali velocità di accrescimento, densità della chioma, ingiallimento delle foglie legato ad una condizione di stress idrico della stessa vegetazione arborea. Le diverse attività riguarderanno diverse aree: Canada, Cina, Sud Amarica con Ecuador e Argentina, Tanzania e Australia. Anche il “nostro paese” rientra nel progetto Remotrees, con i boschi di Cembra in Trentino.  Un progetto internazionale che vede coinvolti altri sei partner di diverse nazioni europee; in particolare Nature 4.0 (Italia), Deutsche GeoForschungs Zentrum (Germania), EOLAB (Spagna), Philipps – Universitat Marburg (Germania), National Institute for Laser, Plasma and Radiation Physics (Romania) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR Italia).

Risultati attesi

Secondo i ricercatori, la fusione dei dati derivati da tale dispositivo Remotrees con quelli relativi alle immagini satellitari permetterà di rendere più efficienti gli attuali modelli computazionali; tale risultato permetterà sia di ottenere informazioni più dettagliate rispetto la reale condizione in cui versano alcune delle foreste mondiali, le quali a loro volta saranno utili per massimizzare alcune delle funzioni riconducibili alla presenza di foreste (vedi stoccaggio di carbonio) anche attraverso una gestione più sostenibile e resiliente delle stesse.

“Un progetto ambizioso che grazie alle nuove tecnologie permetterà di raccogliere una serie di informazioni e dati di grande interesse sia per il mondo della ricerca forestale sia per l’European Space Agency e la Nasa” afferma Loris Vescovo ricercatore dell’Unità Ecologica Forestale della FEM nonché coordinatore del progetto RemoTress, che aggiunge come tali reti permanenti sono fondamentali per poter validare ed interpretare le immagini satellitari – telerilevate.

È sicuro quanto evidente che il cambiamento climatico stia impattando in modo negativo sulle grandi aree boschive; tale situazione è ben evidente anche in Italia, ad esempio in Trentino dove si registrano condizioni di degrado e stress che meritano una particolare attenzione. “Un monitoraggio – spiega Vescovo – per il quale è necessario monitorarne lo stato di salute e le risposte ai futuri cambiamenti del clima”.

“Le foreste – aggiunge il ricercatore – sono un importante ecosistema che in alcuni casi occupa ampie porzioni di territorio (in Liguria e Trentino ben 2/3 della superficie regionale è sede di boschi e foreste”. Ecosistemi, fonte di servizi ecosistemici essenziali per l’uomo e le sue attività, che dobbiamo cercare di preservare e valorizzare con soluzioni innovative in termini di politiche, gestioni e attività ecosostenibili.

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