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Telemark, il fascino dello sci a tallone libero

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AOSTA — Sette giorni di festa ai piedi del Monte Rosa per gli appassionati di telemark, tecnica che riporta all’epoca dei pionieri dello sci. Dal 22 al 29 gennaio il comprensorio del Monterosa Ski, nella Val d’Ayas, ospiterà il “Telemark Fest 2006”.

 

L’evento vuole valorizzare la disciplina, conosciuta anche come “sci a tallone libero”, un evento ideale per vivere la montagna in piena libertà avvicinandosi al fuori pista in maniera divertente.

 

E’ la preistoria dello sci, ma resiste molto bene. E l’avvento degli attacchi che bloccano tutto il piede non è riuscito a rubare fascino al Telemark.

 

 

 

Si tratta della più antica tecnica sciistica conosciuta e codificata; in particolare di una tecnica di virata che venne inventata alla metà dell’ottocento dai montanari del distretto di Telemark, in Norvegia. Il tallone sbloccato, come nel fondo, permette una grande libertà di movimento in pianura e in salita, ma rende lo sciatore piuttosto instabile in discesa. Problema che viene risolto dalla nuova virata, che consente discese sempre più ripide soprattutto in nevi profonde, non battute.

 

 

 

Inizialmente praticato solo dai boscaioli per gli spostamenti invernali, il telemark venne poi introdotto anche sui primi campi di neve. All’inizio del secolo la tecnica raggiunge le Alpi. Ma negli anni venti fu presto soppiantata dalle varie tecniche dette “Cristiania”, che miravano ad un’esecuzione di curva a sci paralleli, con il blocco dei talloni tramite un aggancio posteriore.

Elisa Lonini

 

 

 

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