Film

Un viaggio da Yosemite all’Himalaya con il festival cinematografico “Montagne en scène”

Al via la summer edition di "Montagne en scène", un tour internazionale che farà tappa anche in Italia con 4 pellicole da non perdere

Nel cuore della primavera, in una fase di instabilità meteorologica in cui diventa difficile decidersi a effettuare il cambio di stagione nell’armadio, c’è chi già punta all’estate. È il festival cinematografico francese “Montagne en scène” che giovedì 13 aprile ha dato il via alla sua summer edition. Una partenza anticipata legata alle tante date previste per il tour internazionale “estivo”, tra le cui tappe compare anche l’Italia. 4 le pellicole protagoniste, che accompagneranno gli spettatori da Yosemite all’Himalaya, passando per le falesie della Corsica.

“Montagne en scene” da Parigi in giro per il mondo

Il Festival “Montagne en scene” nasce un po’ per caso, da un incontro tra Yves Exbrayat, organizzatore del famoso festival francese di cinema di montagna “Les Rencontres du Cinema de Montagne de Grenoble” e due neolaureati: Cyril Salomon e Manon Grimwood, appassionati di montagna, affascinati dal festival e desiderosi di poter sviluppare qualcosa di simile nella loro città, Parigi. Presa in prestito l’idea di Exbrayat, i due giovani progettano una prima edizione di quello che diventerà “Montagne en scene”, prevedendo proiezioni di pellicole e interventi dei protagonisti. Da quel lontano 2013 sono trascorsi 10 anni, durante i quali il festival si è espanso in altre città francesi, poi su scala europea e infine internazionale, coinvolgendo USA e Canada. Quest’anno le date in programma in Italia saranno 9, potete trovarle nella sezione “Billetterie” del sito del festival www.montagne-en-scene.com. Andiamo intanto a scoprire i 4 film in programmazione riassunti nel seguente trailer. Le pellicole saranno proiettate in lingua originale, francese, con sottotitoli in italiano.

Rotta verso El Cap (Cap sur El Cap)

Durata: 52 minuti – Regia: Morgan Monchaud e Brian Mathé

Seb Berthe potrà essere anche originario del Belgio, ma è uno dei migliori scalatori di “big walls” al mondo. Una grande via lo ossessiona: la Dawn Wall in Yosemite. Un mostro di circa 1000m di altezza con difficoltà che vanno fino alla 9a (5.14d), cioè la via lunga più dura del mondo! Unico problema: Seb si rifiuta di prendere l’aereo, anche per realizzare il suo sogno. Lancia allora un progetto che consiste nel raggiungere il Messico dall’Europa in barca, con una squadra di climber non tutti con esperienza di navigazione… Un viaggio di lungo corso ricco di humour, mal di mare e di fessure perfette!

Edge of reason

Durata: 45 minuti – Regia: Jérémie Chenal

Benjamin Védrines e Nicolas Jean affrontano la loro prima vetta di 8000m, il Broad Peak in Pakistan. Il loro obiettivo è saltare gli abituali campi alti, per realizzare l’ascensione dal campo base fino alla vetta in giornata, in un unico “one push”. Ciliegina sulla torta per Benjamin: cercare di battere il record di velocità di ascensione di tutti gli 8000 riuniti, e di decollare dalla vetta in parapendio! Ma sugli 8000, ancora più che altrove in montagna, non sempre tutto va come previsto…

Quel che conta (Ce qui compte)

Durata: 37 minuti – Regia: Timothée Ranger e Etienne Valentin

La GR20, mitica traversata della Corsica, viene percorsa abitualmente in 15 giorni. Anne-Lise Rousset Séguret tenterà invece di stabilire il record femminile con una sola tappa, obiettivo: 36 ore! Allenata da suo marito, si prepara per mesi per essere al livello di questa prova. Un’epopea collettiva nel cuore dell’Ile de Beauté, ricca di tensioni ed emozioni!

Lumdo Kolola

Durata: 38 minuti – Regia: Nicolas Alliot e Jean-Yves Fredriksen

Nel 2018, Jean-Yves Fredriksen realizza la traversata dell’Himalaya in parapendio. Nel mezzo di questo fantastico viaggio, incontra 4 bambini che vivono soli in una casa in mezzo alla giungla nepalese. Di ritorno in Francia, tutto diventa chiaro per lui: deve ritornare in Nepal per portare loro soccorso. Accompagnato da Nicolas Alliot, dai parapendii e da un violino, devono tentare di ripetere il percorso che Jean-Yves aveva effettuato per ritrovare i bambini. Un’avventura umana incredibile nel cuore della stagione monsonica nepalese!

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